Può sembrare un paradosso (e per certi versi lo è), ma in un mercato sempre più desideroso di lavoro, rimangono centinaia di posti liberi e inoccupati.
A confermare tale situazione, durante Progress, la Fiera regionale del lavoro, della formazione e del sociale, in corso a Lanciano, è stata l’agenzia Humangest, forte del suo network di più di 90 filiali in Italia e in Europa, secondo cui in Abruzzo ci sono 100 posizioni aperte, con posti disponibili, che non si riescono a coprire perché gli specializzati, come i saldatori, non si trovano.
Se poi si considera che questo è il solo spaccato della Humangest e che ci sono tante altre agenzie che ricadono nella stessa situazione, si può chiaramente comprendere quanto possa essere elevato il gap tra domanda e offerta nel mercato del lavoro abruzzese.
Ad ogni modo, fanno sapere le stesse agenzie, il lavoro di tali operatori non si arresta ed è sempre finalizzato a creare occupazione.
Il fascino della divisa rimane intatto
In questo scenario, comunque, ci sono alcuni lavori che continuano ad attirare un crescente numero di attenzioni, soprattutto da parte degli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori d’Abruzzo, che sono in cerca di idee per il futuro, così come dei giovani a caccia della prima occupazione.
Tra di essi rimane per esempio il fascino della divisa, dove per divisa si intende evidentemente quella delle forze dell’ordine e, in particolare, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.
A conferma tale attrattività è lo stesso capitano dei carabinieri Giuseppe Nestola, che in Progress ribadisce come si siano ricevute tante visite e come gli studenti abbiano manifestato un vivo interesse per ogni attività, dall’arruolamento agli sviluppi della carriera.
Particolarmente gettonato è stato poi lo stand delle Ferrovie, dove è presente anche un simulatore che consente ai giovani interessati di impegnarsi alla guida come macchinisti dei super treni. Per Gabriele Del Sonno, della società Shrail che gestisce il simulatore, le 800 prenotazioni già ricevute sembrano confermare che, in fondo, tutti noi almeno una volta abbiamo espresso il sogno di guidare un treno, e non solamente tra studenti e giovani in cerca di occupazione.