La carcassa apparentemente di un lupo è stata segnalata anche al WWF e alle sue Guardie: «La convivenza con la fauna selvatica riguarda ormai tutti gli abruzzesi»
«Ringrazio i cittadini che si sono rivolti a noi – commenta Filomena Ricci, delegato regionale del WWF Abruzzo, – e ringrazio in particolare la presidente del WWF Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco e il coordinatore del Nucleo provinciale di Chieti delle Guardie WWF Pierpaolo Moroni, che subito si sono attivati, ma ribadisco che in questi casi, come in qualsiasi altra emergenza ambientale, la prima cosa da fare è avvertire le autorità, e segnatamente il 1515: la rapidità degli interventi è infatti fondamentale. Nel caso specifico di un animale morto è importantissimo, ad esempio, compiere rilievi e prelievi prima che l’avanzare della decomposizione accresca le difficoltà per avere risposte certe. Gli attivisti del WWF Abruzzo, Guardie comprese, sono tutti volontari che svolgono altre attività e sacrificano volentieri, gratuitamente, il loro tempo libero in favore della tutela ambientale, ma non possono ovviamente né garantire un impegno 24 ore su 24 né vogliono in alcun modo sostituirsi alle autorità costituite, con le quali in ogni possibile occasione volentieri collaborano, anche alla luce dei protocolli di intesa in essere a livello nazionale con i Carabinieri e con la Guardia Costiera».
«È importante – continua – prendere atto di una novità importante: oggi, qui in Abruzzo, la convivenza con la fauna selvatica riguarda tutti i cittadini e non più soltanto gli abitanti delle aree interne. Occorre adeguare comportamenti e abitudini a questa nuova realtà: piccole cose ma fondamentali per garantire la tutela degli animali e la sicurezza delle attività umane».