L’uomo era accusato di maltrattamento di animali per avere sparato un colpo con un fucile ad aria compressa al cane di un vicino casa, ferendolo leggermente a una zampa.
L’episodio risale a giugno 2018.
L’uomo, che ha risarcito il proprietario del cane, doveva anche rispondere di aver detenuto in casa e di aver portato in luogo pubblico il fucile che, costruito per la libera vendita e detenzione, secondo l’accusa, era stato alterato nella capacità offensiva aumentando la potenza di eiezione del proiettile, senza che l’arma fosse sottoposta alla verifica del Banco nazionale di prova.