Legambiente e WWF: “Un risultato atteso, e adesso voltiamo pagina!”
Dopo il preavviso di rigetto, la Di Nizio aveva richiesto una proroga sine die, in quanto contestualmente pende il ricorso della ditta al TAR sul parere di VINCA. Il CC-VIA ha invece chiuso comunque la vicenda, rigettando il progetto. Un respiro di sollievo per i cittadini rispetto a un impianto che rischierebbe di impattare in modo decisivo sia sul centro abitato, non lontano dalla zona industriale, sia sulla stessa area produttiva, già vocata a fiorente automotive.
Tra le motivazioni che associazioni e comitati avevano presentato al Comitato VIA, nel tavolo convocato dal Comune di Atessa, vanno ricordate alcune cose: si tratta di un impianto classificato come “insalubre di prima classe”, che dovrebbe per questo essere isolato rispetto alle abitazioni; la mancata verifica di assoggettabilità alla normativa Seveso; l’effetto cumulo degli inquinanti emessi con gli altri presenti nell’area; la poca chiarezza relativa alle norme tecniche sui rifiuti di tipo ospedaliero e sulle norme anti-Covid.
“Questa bocciatura testimonia che è arrivato il momento di voltare pagina; – dichiarano Legambiente e WWF – la Val di Sangro merita altro, a partire da un’industria sostenibile e una reale e corretta gestione dei rifiuti locali, in un’ottica di economia circolare e qualità della vita del territorio. Non c’è spazio per impianti impattanti e che continuano a mettere a rischio la salute dei cittadini. Ci auguriamo di mettere definitivamente la parola fine a questa insistenza logorroica su progetti datati ed insostenibili sia da un punto di vista ambientale che economico-sociale”.