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Assistenza territoriale, novità per l’Alto Vastese

In arrivo specialisti e Direttore del Pta

Chieti. Alto Vastese in primo piano nei provvedimenti adottati in questi giorni dalla Direzione Asl, che coinvolgono le strutture del territorio. E’ stato emanato oggi l’avviso per l’attribuzione dell’incarico di Direttore del Presidio territoriale di Gissi, (unitamente a quelli per Casoli e Atessa) che dovrà governare le importanti innovazioni introdotte dalle azioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con il ruolo di centralità assoluta attribuito alle case della comunità nell’assistenza territoriale. Le domande, come specificato nel bando che sarà pubblicato nelle prossime ore sul sito internet della Asl, potranno essere presentate fino al 12 agosto.

Intanto migliora l’offerta sulla specialistica ambulatoriale: è stato conferito l’incarico per 18 ore settimanali di Fisiochinesiterapia, da svolgersi a Gissi e Castiglione M.M. ad Annalisa Di Loreto, mentre 12 ore di Ginecologia, sempre per le stesse sedi, sono state attribuite ad Adina Di Fonso. Si tratta di specialità molto richieste, e che permetteranno una risposta più adeguata alla domanda di prestazioni espressa dalle comunità locali.

Va nella stessa direzione anche un altro provvedimento adottato, finalizzato ad accrescere attività e presenza della medicina generale sul territorio: è stata, infatti, autorizzata la richiesta di apertura di ambulatori presso le strutture Asl. Paolo Scolavino, medico di medicina generale, in servizio a Schiavi d’Abruzzo, avrà un proprio studio all’interno del Distretto di Castiglione, mentre Germana Iurescia, pediatra di libera scelta, sarà presente nel Pta di Gissi.

“Con queste iniziative abbiamo di fatto anticipato il modello di assistenza territoriale introdotto dal Decreto 77 e dal PNRR – sottolinea il Direttore generale Thomas Schael – che pone al centro le strutture sanitarie delle Asl. Le case di comunità sono il fulcro del sistema, con la presenza di medici di medicina generale e pediatri in associazione tra loro che garantiscono continuità di presenza nelle ore diurne, coadiuvati dall’infermiere a cui viene delegata tutta la parte strettamente assistenziale, con particolare attenzione a cronici e fragili. Aprendo ai professionisti che hanno fatto richiesta di entrare nelle nostre strutture territoriali ci portiamo avanti, e poniamo concretamente le basi per costruire sul territorio la vera alternativa di salute, vicina e rispondente ai bisogni delle persone”.

Non è messa in discussione l’attività dell’ospedale di comunità, che sarà garantita anche grazie alla stabilizzazione di infermieri e Oss che hanno lavorato a Gissi.

Intanto sono state perfezionate e portate a termine le procedure per l’acquisto dell’auto medica, mezzo di soccorso utilizzato per trasportare sul luogo dell’evento un’equipe sanitaria con competenze avanzate e la relativa attrezzatura medica. Com’è noto, l’equipaggio sanitario dell’automedica (medico e infermiere) può somministrare farmaci, effettuare manovre invasive come le iniezioni, l’intubazione o il drenaggio di emergenza di pneumotorace, ed effettuare diagnosi anche analizzando il tracciato dell’elettrocardiogramma fatto al paziente, trasmesso alla centrale operativa del 118 e al pronto soccorso verso cui l’ambulanza è destinata, in modo che il cardiologo possa cominciare a valutare il paziente ancor prima del suo arrivo.