Chieti. Tutto pronto nelle sedi vaccinali della provincia di Chieti per la campagna antinfluenzale 2018. Da mercoledì 7 novembre sarà possibile sottoporsi alla vaccinazione, che potrà essere eseguita anche negli studi dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. La Asl Lanciano Vasto Chieti ha acquistato per il momento 70 mila dosi, che però potranno essere integrate in caso di massiccia richiesta da parte degli utenti.
La novità di quest’anno riguarda la possibilità di vaccinarsi anche contro lo pneumococco (gratuito per gli utenti nati negli anni 1952 e 1953) e l’herpes zoster, per i nati nel 1953.
I vaccini antinfluenzali disponibili sono di due tipi: un tetravalente, per due ceppi A e due ceppi B, destinato a tutte le fasce di età a partire dai sei mesi in su, e un trivalente adiuvato, con formulazione potenziata, più adatto agli ultra 65enni e alle persone a più bassa difesa immunitaria.
Com’è noto, il vaccino è gratuito per gli over 65 e le categorie a rischio: bambini di età superiore ai sei mesi, ragazzi e adulti affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza quali malattie croniche dell’apparato respiratorio, malattie cardiovascolari, diabete, tumori, insufficienza renale, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, malattie infiammatorie croniche, epatopatie, malattie degli organi emopoietici, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici. È inoltre destinata a soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori quali forze di polizia, vigili del fuoco, lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività; donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; ricoverati presso strutture per lungodegenti; medici e personale sanitario di assistenza; familiari di soggetti ad alto rischio; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani, quali allevatori, addetti al trasporto di animali vivi, veterinari pubblici e libero-professionisti.
“Abbiamo necessità assoluta di migliorare il tasso di partecipazione alla campagna – raccomanda il Direttore generale della Asl, Pasquale Flacco – che lo scorso anno si è fermata nel territorio della nostra Azienda al 50 per cento. E’ importante che i cittadini siano convinti dell’importanza della vaccinazione, efficace, gratuita e salvavita nei casi più delicati. L’influenza comporta ogni anno affollamenti al Pronto soccorso e frequenti ricoveri per i soggetti a rischio e gli anziani, per i quali le complicanze possono essere anche mortali. Vaccinarsi, dunque, è un dovere verso se stessi e verso gli altri, perché quanto più alto è il numero di persone che si immunizzano contro l’influenza tanto più la salute pubblica ne guadagnerà, a vantaggio soprattutto di utenti immunodepressi che non possono vaccinarsi”.
La protezione indotta dal vaccino si sviluppa due settimane dopo l’inoculazione e perdura per circa sei mesi.