Chieti. Due direttori per altrettante Aree Distrettuali, di primaria importanza nell’organizzazione dei servizi sanitari in provincia di Chieti. A cercarli è la Asl Lanciano Vasto Chieti, che ha bandito il concorso per attribuire la direzione di struttura complessa dell’Area 2, che comprende i distretti di Lanciano e Villa Santa Maria, le sedi erogative di Lama dei Peligni e Torricella Peligna, nonché i Presidi territoriali di assistenza di Casoli e Atessa, e dell’Area 3, con i Distretti di Vasto e San Salvo e le sedi erogative di Casalbordino e Castiglione Messer Marino.
Non appena il bando sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale potranno essere presentate le domande da parte degli aspiranti Direttori, ai quali viene chiesto molto di più che in passato, perché non bastano più le sole competenze “tradizionali”, limitate alla gestione della rete dei servizi socio-sanitari territoriali e alla loro integrazione, riferita a un bacino di utenza di almeno sessantamila abitanti. Alla luce della riorganizzazione territoriale legata alla riforma di settore del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , che definisce e introduce un nuovo modello di servizi attraverso “reti di prossimità, strutture e telemedicina”, l’affidamento dell’incarico comporta il possesso di abilità aggiuntive, molte delle quali passano per parole “pesanti”, dense di significato: integrazione e connettività. Da sviluppare su diversi piani: tra medici di medicina generale, continuità assistenziale e servizi distrettuali; tra ospedale e servizi territoriali per attivare percorsi per le principali patologie croniche e i fragili, e per garantire l’assistenza intermedia nei casi in cui né il ricovero né il domicilio rappresentano una risposta adeguata alle necessità della persona. Centrale è anche la capacità di promuovere la “sanità d’iniziativa”, che guarda alla gestione delle malattie croniche per prevenire complicanze e migliorare nel complesso le condizioni di salute in particolare di alcuni target. Fondamentale, per questa finalità, l’impiego di strumenti di stratificazione della popolazione per fragilità e malattie croniche, di teleconsulto, telemonitoraggio e telemedicina, e più in generale l’utilizzo sistematico degli strumenti digitali.
Alla luce della riforma di settore prevista nell’ambito del PNRR, l’Area Distrettuale 2 di Lanciano è stata così disegnata: nel capoluogo ci saranno Centrale operativa territoriale, Casa della Comunità, Usca, hospice e Consultorio, mentre la funzione di ospedale di Comunità di Lanciano sarà svolta temporaneamente da quello di Atessa, in attesa della realizzazione del nuovo ospedale. Inoltre sono previste Case di comunità a San Vito, Casoli, Atessa, Villa Santa Maria e Castiglione, con annesso Consultorio e Centro prelievi. Altre sedi erogative sono diffuse sul territorio.
Articolazione analoga, anche se meno densa di strutture presenti sul territorio, per l’Area Distrettuale 3 di Vasto, che prevede presso il Distretto della città Casa della comunità, Consultorio e Centro prelievi; a San Salvo Centrale operativa territoriale, ospedale di comunità, casa della Comunità, consultorio e centro prelievi; anche Casalbordino avrà Casa della comunità e Centro prelievi, così come Gissi, che in aggiunta sarà dotato anche di hospice e consultorio.
“Abbiamo definito profili professionali adeguati al nuovo scenario disegnato dalla recente normativa per la sanità territoriale – sottolinea il Direttore generale della Asl Thomas Schael – e sono certo che troveremo le figure giuste per accompagnare e sostenere il cambiamento per un segmento assolutamente centrale nella nostra offerta. Sul territorio si gioca la sfida della sanità del futuro”.