Sarà processato il 25 gennaio del 2023 dinanzi al Tribunale per i Minori di L’Aquila il ragazzo di 15 anni di Bucchianico, con problemi psichiatrici, che lo scorso 8 luglio uccise dentro casa il nonno materno affidatario colpendolo anche mentre era ormai inerme, a terra, con pugni, calci, sedie e un aspirapolvere e saltandogli addosso con i piedi; il giovane aveva anche ripreso con lo smartphone alcune scene dell’aggressione.
Il decreto che fissa il giudizio è del gip del Tribunale per i minorenni di L’Aquila, Cristina Tettamanti, che ha accolto la richiesta di rito immediato, che permette di saltare l’udienza preliminare, presentata dal pm Lorenzo Maria Destro.
La vittima, che aveva 78 anni, morì la notte seguente, il 9 luglio, all’ospedale di Pescara dove era giunto in condizioni disperate a causa delle numerose lesioni.
Il ragazzo, difeso dall’avvocato Roberto Di Loreto, accusato di omicidio volontario con l’aggravante di aver commesso il fatto ai danni di un ascendente e per futili motivi, nell’immediatezza venne arrestato dai carabinieri e successivamente è stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare: è rinchiuso nell’istituto penitenziario di Casal del Marmo a Roma.
Il fatto ha destato una particolare impressione a Bucchianico e non solo: sembra infatti che per il quindicenne, già ad aprile scorso, fosse stato previsto l’inserimento in una struttura, ma la cosa non ebbe seguito e così il giovane era rimasto a vivere con i nonni materni.