A Fossacesia tre giorni di lavori dedicati alle città europee a misura di disabile

Fossacesia. Fossacesia città inclusiva, da sempre pronta e disponibile a migliorare la sua ospitalità e aperta all’innovazione intesa come miglioramento della vita di ogni cittadino, nella lotta a ogni forma di discriminazione e nella promozione di nuovi modelli di sostenibilità ospita da oggi e fino a domenica 2 ottobre, 50 tra ragazzi e adulti provenienti da Primosten, comune della Croazia, per l’evento finale del progetto europeo “Diversity City-Zen”, al quale ha collaborato anche l’ONG tedesca EMYF.

Il programma della tre giorni inizierà con l’arrivo della delegazione croata, con la visita di Fossacesia e dei suoi principali monumenti storici e architettonici, nonché della Costa dei Trabocchi. Sabato, invece, sono in programma i tavoli di lavoro per delineare i parametri per la città inclusiva nella progettazione urbanistica, che tenga conto della crescita sportiva e culturale. Domenica, nel teatro Nino Saraceni, i sindaci di Fossacesia e Primosten firmeranno il progetto elaborato dai gruppi di lavoro, che sarà poi inviato alla Comunità Europea.

“Oggi più di ieri bisogna innescare processi rigenerativi basati sulla cura e sulla manutenzione dello spazio pubblico. Bisogna investire sulla trasformazione urbana, rispettando alcuni obiettivi che devono tenere conto del cambiamento delle abitudini, delle nuove esigenze di tutti cittadini, nessuno escluso – afferma il Sindaco, Enrico Di Giuseppantonio -. In questo fine settimana Fossacesia si trasforma in un laboratorio d’idee che guarderà con particolare attenzione all’inclusione e lo farà attraverso un confronto d’idee con altre realtà, nello spirito di collaborazione che è alla base dell’Europa dei popoli”.

La preparazione e l’organizzazione dell’evento finale del progetto europeo “Diversity City-Zen a Fossacesia è stato un lavoro lungo, durato oltre due anni e nel quale si sono impegnate l’Assessore Maura Sgrignuoli e la consigliera Antonella Rotondo.

“Lo scambio di buone pratiche e la creazione di “reti” sono strumenti importanti per l’attuazione delle sfide che devono affrontare le città europee del domani – sottolineano Sgrignuoli e Rotondo -. In questi tre giorni avremo modo di analizzare temi come la transizione energetica, il risparmio energetico, la mobilità urbana, la qualità dell’aria, l’adattamento al clima, insomma città che guardano a migliorare la qualità delle vita di ogni cittadino e quando si parla di ogni cittadino s’intende tutti i cittadini, nessuno escluso”.

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