L’intervento, scattato intorno alle 02:00, ha consentito ai militari di cogliere in flagranza i trasgressori e multarli poiché intenti ad effettuare la pesca subacquea in zone e tempi vietati, eccedendo altresì il quantitativo minimo di pescato consentito.
Ai due soggetti sono state comminate sanzioni amministrative per un importo di 4500 euro, oltre al sequestro del pescato, delle bombole e dell’attrezzatura da sub.
I ricci di mare posti sotto sequestro sono stati prontamente ispezionati dal medico del Servizio Veterinario competente, allertato per l’occasione, che ne ha attestato lo stato di idoneità al consumo umano e pertanto sono stati rigettati in mare e restituiti così al loro habitat naturale.
I trasgressori sono stati inoltre sanzionati per violazione alle norme imposte dal Governo in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.