L’ordinanza della massima autorità sanitaria del comune dove fino a martedì abitava la famiglia, composta da quattro figli tra i 3 e gli 11 anni, madre, padre e uno zio fratello del padre arrestato, si basa sulla relazione dell’ufficiale sanitario della Asl Lanciano Vasto Chieti che è intervenuta sul posto insieme agli agenti della Polizia di Lanciano.
Sui pavimenti sono stati trovati escrementi, anche di cani e gatti, immondizia e panni sporchi ammassati confusamente nelle stanze, bagni intasati e sporcizia ovunque, come si vede nelle fotografie dell’interno della casa che la Procura di Lanciano ha diffuso questa mattina: condizioni ritenute non idonee per un’abitazione civile e che gli inquirenti giunti sul posto per i rilievi hanno definito “aberranti”.
La casa è di proprietà del 36enne arrestato ieri mattina su disposizione del gip del tribunale di Lanciano, Marina Valente, con l’accusa di maltrattamenti aggravati in famiglia: secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe costretto i figli a vedere film pornografici con lui e li avrebbe colpiti lanciando contro di loro coltelli e oggetti di legno. La madre, anche lei vittima delle violenze del marito, non risulta indagata al momento; neanche il fratello del padre, che abitava con la famiglia, risulta iscritto nel registro degli indagati. I bambini si trovano con la mamma in una struttura protetta assistiti da personale specializzato.