Botte continue, lesioni con armi da taglio che hanno lasciato segni evidenti sui corpi dei bambini, minacce e vessazioni psicologiche da un padre capace, secondo quanto riferiscono gli inquirenti, perfino di obbligarli a vedere con lui film pornografici in una casa dalle condizioni igieniche “aberranti”.
Gli inquirenti che hanno visitato la casa e messo fine a una situazione familiare degradata in una localita’ tra la Val di Sangro e Lanciano affermano di non aver mai visto nulla di simile. L’uomo, disoccupato, in diverse occasioni picchiava anche la moglie, in presenza dei figli; talvolta distruggeva le cose che erano in casa, in preda all’ira.
Il padre e’ stato arrestato questa mattina e trasferito nel carcere di massima sicurezza di Villa Stanazzo su disposizione del gip del tribunale di Lanciano, Marina Valente, che ha accolto la richiesta urgente del pm Rosaria Vecchi; le accuse di cui dovra’ rispondere sono di maltrattamento aggravato e lesioni aggravate nei confronti della moglie e dei figli. “L’attivita’ investigativa complessa e delicata ha permesso di ricostruire una vicenda estremamente grave che si e’ consumata per anni nell’inspiegabile indifferenza delle autorita’ a vario titolo preposte alla tutela dei minori e che e’ venuta alla luce solo grazie al grido di dolore lanciato dai bambini in un compito scolastico”. Lo dichiara in una nota il dirigente del commissariato di Polizia di Lanciano, Katia Basilico, a proposito dell’indagine svolta sulla casa degli orrori dove dei minori erano maltrattati e costretti a vivere tra escrementi e immondizia dal padre.
“Durante le indagini e l’esecuzione della misura cautelare si e’ avuto modo di constatare che i minori venivano costretti a vivere in condizioni igieniche drammatiche – spiega il dirigente della Polizia di Lanciano – in casa c’era spazzatura in quasi tutte le camere, mucchi di panni sporchi ed escrementi sparsi ovunque sul pavimento, servizi igienici intasati da escrementi e incrostati totalmente, segno di una mancata pulizia da lunghissimo tempo: per queste ragioni e’ stato necessario l’intervento degli organi deputati ai controlli sanitari che stanno svolgendo le attivita’ di competenza per ristabilire l’idoneita’ dei luoghi”, aggiunge Basilico nella nota.
“Le segnalazioni che giungono alle forze di Polizia riguardanti situazioni di condizioni familiari particolari che per qualunque motivo si ha modo di notare e che possono rappresentare dei segnali di allarme per gli operatori di polizia sono importanti – sottolinea il dirigente nella nota – grazie all’intervento degli investigatori, come in questo caso, si possono fermare le condotte riprovevoli e violente assunte in ambito familiare che possono provocare conseguenze dannose per le persone e la loro personalita’, soprattutto quando queste sono minori”.
I quattro bambini, che hanno dai 3 agli 11 anni, si trovano in una struttura protetta con personale specializzato nell’assistenza ai minori: il personale sanitario intervenuto nell’abitazione insieme agli agenti di Polizia non hanno ritenuta la casa idonea ad ospitare i minori. La madre dei bimbi, vittima e succube del marito, non risulta indagata. Anche lei, come il marito arrestato questa mattina per gravi maltrattamenti in famiglia, e’ disoccupata. L’inchiesta e’ partita dalla segnalazione di una maestra che ha notato in un compito scolastico di uno dei figli della coppia delle descrizioni particolari della vita quotidiana della famiglia. La casa degli orrori, dove i bambini venivano maltrattati e costretti a vedere film porno dal padre, con escrementi, immondizia e panni sporchi ammassati sui pavimenti, si trova in una contrada di Atessa.