Così in una nota Stefano Moretti, di Antimafia Abruzzo, e Riccardo Alinovi, portavoce Codici, che aggiungono: “I cittadini non sono più sicuri neanche dentro le loro case e rischiano di essere uccisi mentre passeggiano per strada. Le nostre associazioni sono le uniche che da anni denunciano pubblicamente questa situazione di degrado che, nell’indifferenza e nella silente ed omertosa complicità di tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione, ha portato alla rovina quella che prima era considerata la perla nera dell’adriatico ed invece oggi è la città della droga, degli scippi, delle rapine, delle bombe, delle infiltrazioni camorristiche, del racket, degli abusi edilizi, delle sparatorie e delle estorsioni. Questo agguato è l’inizio di una evidente guerra tra bande criminali per il controllo del territorio in merito all’attività di spaccio di droga e di altre attività criminali. Siamo fortemente preoccupati per la debolezza delle forze dell’ordine che non riescono più a controllare e presidiare il territorio anche per lo scarso numero di unità. A Vasto c’è una evidente infiltrazione della criminalità organizzata e la cosa più grave è che tutto questo avviene alla luce del sole e nell’indifferenza delle istituzioni e delle forze politiche che pensano a sanare gli abusi edilizi degli amici degli amici e non a tutelare la città dalla criminalità organizzata. Riteniamo che le responsabilità di tutto ciò derivano da numerose connivenze e marciume che si annida nelle istituzioni. L’Associazione Codici e l’Osservatorio Antimafia chiedono un incontro immediato con il Generale dei Carabinieri ed il Questore e speriamo che non neghino la loro disponibilità al dialogo per risolvere questo problema. Invieremo, al Presidente della Repubblica, al Ministro degli Interni, al Procuratore Nazionale Antimafia, al Generale Gallitelli, al Capo della Polizia, una denuncia formale-dossier che intitoleremo “La Piovra” su tutte le inefficienze che riguardano la sicurezza a Vasto”.