Alcolismo, diagnosticato a Chieti un nuovo caso di Madelung

Chieti. Il Servizio di Alcologia di Chieti della Asl Lanciano Vasto Chieti è riuscito a diagnosticare un nuovo caso di malattia di Madelung, una rara complicanza dell’alcoldipendenza di origine ancora sconosciuta, di cui è risultata affetta una donna di circa quarant’anni residente nella zona teatina.

Si tratta del secondo caso diagnosticato negli ultimi anni dai medici del Servizio: il primo era stato segnalato tre anni fa nell’area frentana.

“La malattia di Madelung – spiegano in una nota dal Servizio di Alcologia – appartiene alle lipomatosi multiple familiari e comporta un significativo accumulo di grasso a livello della testa, del collo, della parte superiore del tronco e dell’addome, con una conseguente limitazione dei movimenti e un notevole peggioramento della qualità della vita. La malattia di Madelung comporta anche il rischio di serie complicanze cardiovascolari e di sindromi compressive vascolari, neurologiche o laringee che potrebbero determinare anche la morte del paziente, il quale pertanto deve essere costantemente monitorato. La patologia, inoltre, è causa di forte disagio estetico per chi ne è colpito: gli accumuli di grasso nella parte superiore del corpo rendono infatti la persona colpita simile a una specie di “incredibile Hulk” anche se l’ipertrofia non è dovuta ai muscoli, ma agli accumuli di grasso”.

La patologia, che colpisce un soggetto ogni 25mila, soprattutto uomini fra i 30 e i 60 anni, alcolisti ed ex-alcolisti, non regredisce e non si conoscono terapie mediche in grado di guarirla, pertanto l’unica terapia possibile consiste nel non bere alcolici. Nei casi più gravi si interviene chirurgicamente con la liposuzione. La malattia è più frequente nell’area mediterranea.

Si sospetta, ad esempio, che l’aspetto singolare e particolare del Guerriero di Capestrano, simbolo dell’Abruzzo, sia dovuto alla malattia di Madelung da cui sarebbe stato affetto.

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