“Abbiamo trovato una grande collaborazione da parte dei cittadini – ha detto il prefetto Fulvio Rocco de Marinis – cerchiamo di metter insieme le forze, sicuramente non possiamo mettere un poliziotto per ogni cittadino. Nel momento in cui la città di Vasto viene additata come un luogo ad alto rischio, quando non la è, ci rimettono tutti, si fa scappare la gente. Ci deve essere la collaborazione dei cittadini ch comporta due costi: di riservatezza ed economici”.
Hanno preso parte alla riunione del Comitato il Procuratore della Repubblica di Vasto, Francesco Prete, e il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna.
“Adottiamo un piano che è già stato adottato in altre province – ha spiegato il questore di Chieti, Filippo Barboso – quindi non abbiamo inventato niente. Divideremo la città in due parti: in una parte ci sarà la Polizia e dell’altra i Carabinieri che poi si scambieranno le zone. Ci siamo avvicinati alla gente, le forze di Polizia opereranno insieme. La cosa importante è che la chiamata sul 113 e sul 112 fa intervenire indifferentemente la Polizia e i Carabinieri a seconda delle zone di competenza. Il nostro piano è il risultato dell’esperienza e dei vari interventi sul territorio. Ci saranno dei servizi straordinari, la Squadra Mobile andrà a fare delle indagini mirate, con l’intervento del sindaco verrà rafforzato il sistema di telecamere”.
“Abbiamo bisogno del supporto tecnologico – ha sottolineato il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna – con l’installazione di vari impianti di videosorveglianza. Il primo passo prevede un controllo sul centro storico e ci sarà un monitoraggio sui punti di entrata e di uscita dalla città. Nel 2014 contiamo di terminare il tutto. In parte c’è il finanziamento della Regione Abruzzo”.
Francesco Rapino