Pescara. Cinque Euro Netti, la rete dei freelance e precari dell’informazione abruzzese esprime viva preoccupazione per la chiusura della redazione di Lanciano del quotidiano “il Centro”.
Nei prossimi giorni, infatti, prenderà il via il trasloco e, assieme ad esso, la dismissione totale di 10 anni di vita di una sede storica del principale giornale abruzzese.L’auspicio è che, in questa fase, i collaboratori precari di quella redazione non vengano considerati dei semplici numeri. Con la chiusura della redazione, infatti, ai colleghi operanti sul territorio verrà a mancare un punto di appoggio e di riferimento e le somme esigue messe insieme a fine mese non basteranno più per gli spostamenti, le telefonate e, più in generale, per far fronte a tutte quelle spese che chiunque eserciti la professione con passione e dedizione è costretto a sostenere.E’ indispensabile che vengano adottate tutte le misure necessarie per far sì che i collaboratori conservino intatta la qualità del proprio lavoro. Per farlo devono avere degli strumenti: l’accesso gratuito alla consultazione dei quotidiani ed un compenso fisso che tenga conto di spostamenti e telefonate. Strumenti su cui tutti i collaboratori dovrebbero poter contare per lavorare in modo dignitoso e professionale.E’ inoltre fondamentale preservare l’armonia che finora ha contraddistinto il rapporto lavorativo tra i collaboratori della redazione frentana: una soluzione potrebbe essere il compenso fisso mensile che, seppur minimo, consentirebbe di non scatenare guerre tra poveri, deleterie sia per i colleghi che per la stessa qualità del prodotto giornalistico.E’ auspicabile, infine, che i redattori non facciano preferenze tra i collaboratori – cosa che spesso accade – ma che, al contrario, valutino l’impegno e la professionalità di ognuno, distribuendo compiti e servizi con equità.5EURONETTI chiede rispetto. I collaboratori non sono dei numeri. In Abruzzo vi sono centinaia di precari che da anni lavorano per pochi euro, spinti dalla passione, dal coraggio e dall’amore per questo mestiere. Che lo sappia l’editore e che lo sappiano tutti: senza i precari molti spazi del Centro, così come quelli di tante altre testate, rimarrebbero vuoti.Prendendo spunto dal caso di Lanciano, dove appare particolarmente urgente l’adozione di misure straordinarie, 5EURONETTI avanza una serie di proposte per migliorare la condizione di tutti i colleghi precari che lavorano per il quotidiano il Centro, i quali – in misura sempre crescente – manifestano disagio e insoddisfazione:1) Sostituire il cottimo di fatto (ovvero la retribuzione sulla base dei pezzi scritti) con compensi fissi mensili, ai quali peraltro i collaboratori fissi avrebbero diritto (sotto forma di contratti con art. 2 o art. 12) proprio in virtù della propria qualifica. 2) Adeguare i compensi al costo della vita, includendo una quota aggiuntiva che tenga conto delle spese sostenute dai collaboratori per telefonate e spostamenti e attivare convenzioni con edicole e venditori per fornire ai collaboratori copie gratuite del giornale (in alternativa dotare i collaboratori di una password per consultare gratuitamente il giornale sul web).3) Distinguere, sul piano delle tutele e delle retribuzioni, tra la condizione dei giornalisti professionisti de iure o de facto, che cioè svolgono esclusivamente la professione (la quale costituisce la loro unica fonte di sostentamento) e quella dei pubblicisti, che possono contare su altri stipendi “garantiti”: 5EURONETTI ritiene che, soprattutto in un momento così delicato per la vita economica del Paese, sia giusto consentire a tutti di svolgere dignitosamente il proprio lavoro.