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Lanciano, equipes al lavoro per le verifiche sull’Adi

Lanciano. Nessun dietrofront e nessuna incertezza, perché l’assistenza domiciliare a Lanciano va ricondotta dentro un regime di regole mai applicate prima. Ma al tempo stesso è necessario procedere rapidamente alla rivalutazione dei casi per evitare ai pazienti eventuali disagi causati dalla sospensione temporanea delle prestazioni.

Questa la posizione rimarcata dal direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti Francesco Zavattaro,  il quale ha anche assicurato l’impegno a dotare al più presto  il Distretto Sanitario di via Don Minzoni delle risorse professionali necessarie per visitare i pazienti e definire i profili di cura appropriati per ciascuno di loro.

“L’appropriatezza non è un concetto astratto – ha tenuto a sottolineare il manager – perché è il criterio per dare la giusta assistenza a chi ha realmente bisogno, che diversamente viene penalizzato. Come tutte le aziende, abbiamo un volume complessivo di prestazioni da rispettare, che vanno assicurate agli utenti che ne hanno pieno diritto, e che, al contrario, vengono penalizzati se le attività assistenziali seguono altre logiche che nulla hanno a che fare con l’appropriatezza. Sostegno pieno, dunque, al lavoro di ripristino delle regole portato avanti dalla dottoressa Rosa Borgia con impegno e buona volontà, nell’obiettivo di tutelare le reali fragilità attraverso una seria e qualificata valutazione dei casi”.

E le verifiche procedono a ritmo serrato in tutto il territorio frentano, dove sono al lavoro due équipes di specialisti, una destinata ai casi in Adi e l’altra alla disabilità trattata ai sensi dell’ex art. 26, anche riferita a pazienti ospitati nelle strutture di riabilitazione e nelle residenze assistite.

“Vogliamo realizzare una sanità giusta – conclude Zavattaro – che faccia correttamente il proprio mestiere. Che vuol dire dare assistenza di qualità a chi ne ha bisogno, e non aprire cartelle Adi per assicurare servizi di trasporto, oppure dispensare integratori alimentari, come accaduto in precedenza a Lanciano. Esempi di inappropriatezze che non saranno mai più replicati”.