Era già successo nel centro della città di Teramo, ma in quel caso erano gli storni a proliferare a dismisura nei cieli e a inzozzare “fisiologicamente” qualsiasi cosa e chiunque si trovasse sotto di loro. Così l’amministrazione comunale decise di invocare l’aiuto di falchi e falconieri, in modo che i rapaci potessero naturalmente allontanare gli uccelli. La storia si ripete nel campus universitario di Chieti, dove sono i colombi terraioli ad eccedere e a disturbare la quiete del verdeggiante colle studentesco. Così l’ateneo ha deciso di tenere nel week-end una sessione di “bird-control” ad opera del gruppo Falconieri del Rosone di Sulmona.
La notizia ha preso a circolare tra i corridoi della D’Annunzio oggi, quando gli studenti hanno visto affissi i volantini (in foto) che spiegano i comportamenti da adottare qualora si passasse per il campus domani e domenica. Vietato, dunque, brandire pezzi di carne al cielo, così come non si potranno urlare comandi che attirino l’attenzione dei falchi impegnati nella “disinfestazione”. Scontata l’ilare reazione dei giovani, che anche su Facebook hanno dato sfogo a tutta la comicità del caso.