Lanciano. False prestazioni mediche dichiarate, mentre invece timbravano il cartellino ma si allontanavano dal posto di lavoro. In manette una dottoressa e un infermiere.
Un medico e un infermiere della Asl 2 Lanciano-Vasto-Chieti sono stati posti agli arresti domiciliari oggi pomeriggio con le accuse di falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e truffa ai danni del servizio sanitario. Il medico, Maria Stella Vartuli, e l’infermiere, Angelo Morena, in servizio presso i distretti sanitari di Fossacesia e San Vito Chietino, sono stati posti agli arresti domiciliari come disposto dal gip del tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, su richiesta del pm Ruggiero Dicuonzo. L’inchiesta, partita da un esposto di un cittadino e andata avanti per tre mesi, avrebbe accertato, mediante pedinamenti e risconti documentali, che i due attestavano falsamente gli orari del proprio turno di lavoro.
In particolare i due sanitari “attestavano falsamente di aver eseguito le prestazioni assistenziali sul proprio turno lavorativo – dalle ore 8.00 alle ore 14.00 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30/17.30 – laddove ripetutamente giungevano sul posto di lavoro e se ne allontanavano in orari diversi”. Il comportamento del medico e dell’infermiere della Asl, secondo l’accusa, avrebbe indotto in errore l’azienda circa “l’effettività e la regolarità dello svolgimento dei turni di servizio, per ottenere il riconoscimento degli emolumenti in realtà non spettanti, con la circostanza aggravante di aver commesso il fatto in violazione dei doveri inerenti il pubblico servizio di continuità assistenziale e ai danni di un ente pubblico.