Abruzzo.A 60 ore dal lanciato allarme avvenuto alle ore 22:30 di lunedi’ 21, per avvistamento di una macchia sospetta all’altezza della piattaforma Campo Rospo Mare, si puo’ escludere categoricamente la presenza di greggio in mare e quindi di qualsiasi forma di inquinamento.
E’ quanto fa sapere la Edison, proprietaria della struttura. “Le operazioni aeree e marine, che sono state messe in atto e che hanno visto coinvolti anche i mezzi della Capitaneria”, si legge in una nota, “hanno consentito di escludere lo sversamento di greggio in mare, fatto confermato dai rilevamenti satellitari effettuati dalle autorità marittime”. Secondo la Edison la macchia che ha generato l’allarme si e’ rivelata essere composta di natura diversa dal petrolio (sostanzialmente terra ed erba di origine fluviale). L’ispezione sottomarina ha completato il quadro della situazione, portando ad affermare inequivocabilmente l’assenza di sversamento di petrolio in mare. “Le misure di sicurezza degli impianti e di salvaguardia dell’ambiente”, sostiene la società di estrazione di idrocarburi, “sono severe e garantiscono la massima tutela per le persone e per l’ecosistema. L’intero campo è sorvegliato da un sistema di telecontrollo a terra nella base di Santo Stefano da cui è possibile arrestare la produzione in qualsiasi momento”. Sono previsti sia arresti d’urgenza che sigillano il giacimento sul fondo del mare sia l’attivazione delle pompe antiincendio su tutto l’impianto in caso di fuoriuscita di gas. Lo stesso sistema di arresto è presente sulle piattaforme. L’intervento di emergenza è possibile anche dalla FSO Alba Marina. Il campo è inoltre fornito di tutte le dotazioni di sicurezza previste dal codice della navigazione e dalle leggi minerarie. Nei prossimi giorni proseguiranno le ispezioni subacquee – con una pausa prevista nelle prossime ore a causa delle difficili condizioni meteomarine – portando in questo modo a compimento tutti i rilievi previsti.