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Carenze all’ambulatorio vaccinale di San Salvo, interviene il Servizio Igiene e sanità pubblica della Asl

San Salvo. Una risposta articolata e puntuale sulle condizioni dell’Ambulatorio vaccinale di San Salvo è stata inviata al Sindaco e al Comando Nas dalla responsabile del Servizio Igiene e Sanità pubblica della Asl Lanciano Vasto Chieti, Ada Mammarella.

Nella nota vengono richiamate le criticità rilevate dai Carabinieri a seguito del controllo effettuato, e per ciascuna forniti i dovuti chiarimenti:

Riguardo alla carenza dei requisiti strutturali evidenziati nella Sede erogativa di San Salvo, è stato precisato che nei mesi scorsi la Asl ha già trasmesso al Comune un Piano di Adeguamento con relativo Cronoprogramma. Altri interventi saranno eseguiti a breve per la sostituzione della rubinetteria e soluzioni per una maggiore fruibilità della segnaletica.

In riferimento, invece, alle carenze di tipo impiantistico, relativamente alle infiltrazioni di acqua dal soffitto nella stanza/magazzino attigua alla segreteria, nella nota viene ricordato come il terrazzo sia stato già oggetto di recente manutenzione e coibentazione, con sostituzione integrale qualche anno fa della guaina protettiva, che nella scorsa estate è stata comunque revisionata. Ad ogni modo, si interverrà per sanare il problema con interventi straordinari.

Quanto, poi,ai requisiti minimi tecnologici, Mammarella ha fatto rilevare come l’ambulatorio vaccinale sia dotato di un carrello per la gestione dell’emergenza con la dotazione farmacologica e strumentale, così come richiesto dal Manuale di Autorizzazione di cui alla Legge regionale 32/07; i militari del Nas ne hanno contestato la non conformità in quanto non chiuso, pertanto c’è l’impegno ad acquistarne uno che risponda a tali indicazioni. Si precisa, a ogni buon conto, che l’ambulatorio vaccinale può disporre di un carrello già attrezzato e munito di defibrillatore, condiviso con le attività ambulatoriali della Sede Erogativa di San Salvo.

Infine, per il frigorifero con avaria al tachigrafo ubicato all’interno dell’ambulatorio vaccinale, la criticità è stata superata mediante un intervento tecnico risolutivo. La funzione del tachigrafo è quella di registrare e tracciare i dati relativi all’escursione termica, pertanto il mancato funzionamento non compromette la conservazione dei vaccini poiché la temperatura è sempre visibile sul display. E’ stato comunque chiarito che nel frigorifero oggetto di contestazione venivano tenuti in modo temporaneo i vaccini da utilizzare durante la seduta, ricollocati, poi, a fine attività, nell’altro frigorifero, salvaguardando la catena del freddo con lettura digitale e visiva.

“In tutti gli ambulatori vaccinali – conclude Mammarella – nel rispetto di procedure codificate e linee guida, prima dell’inizio di ogni seduta vaccinale vengono verificati la corretta tenuta e conservazione dei vaccini e l’effettivo buon funzionamento dei frigoriferi. Tutto questo grazie a operatori esperti e validi professionisti che vi prestano la loro opera”.