A San Vito Chietino, è stato arrestato P.N., 52enne di origine campana ma da tempo residente nella zona: deve scontare 3 anni e 2 mesi di reclusione per usura. L’uomo, che fu coinvolto alcuni anni fa nell’indagine ”Wild Horse” condotta da Procura della Repubblica di Lanciano, che fece luce su una serie di episodi di usura commessi tra il 2009 ed il 2012, è stato rinchiuso nel carcere di Lanciano.
Ad Ortona è stato arrestato D.P., 40enne commerciante: deve scontare una condanna divenuta definitiva a un anno e 6 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia che l’uomo avrebbe commesso ai danni dei familiari conviventi tra il 2002 ed il 2007. D.P è stato posto in detenzione domiciliare.
A Miglianico è stato arrestato D.G.D., 34enne, già agli arresti domiciliari per altro motivo. In questo caso è stato il Gip del Tribunale di Chieti ad applicare all’uomo la custodia cautelare in carcere perché, a seguito di indagini svolte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Chieti, è stato ritenuto responsabile di una serie di maltrattamenti commessi nel corso degli ultimi mesi ai danni dei propri genitori durante la sua permanenza in casa agli arresti domiciliari. L’uomo è stato condotto nella Casa Circondariale di Chieti.
A San Vito Chietino inoltre sono stati denunciate persone di Pescara, P.B., 57 anni e T.P., 52 anni, per esercizio di un’attività di gestione dei rifiuti non autorizzata. I due, infatti, sono stati sorpresi a bordo di un vecchio autocarro intenti a trasportare rifiuti speciali ferrosi senza la prescritta autorizzazione.