Francavilla, convegno “Basic live atrial fibrillation”: progressi nella cura dei pazienti affetti da aritmologia

Pescara. L’aritmologia cardiaca, pur essendo un branca specialistica che si occupa di una patologia prepotentemente emergente, è ancora considerata, nell’ambito dell’ospedalità pubblica, una “disciplina cenerentola” relegata a prestazioni di minima e con mezzi organizzativi miseri. E non perché manchino le professionalità e le tecnologie: anzi, in Abruzzo, e solo negli ospedali di Chieti e Pescara, operano specialisti di fama che si confrontano con realtà internazionali avviando proficui scambi e relazioni.

Ma che, proprio a casa loro non dispongono di posti letto, e dunque non hanno la possibilità di curare i pazienti in modo adeguato e controllato, come avviene, invece, nel nord d’Italia. E’ indispensabile creare un Centro Aritmologico Regionale, che inverta l’attuale trend di mobilità passiva dei cittadini abruzzesi affetti da aritmie cardiache verso il nord Italia, per venire incontro alle esigenze dei pazienti costretti a lunghe trafile fuori regione.

Bastava seguire il convegno “Basic live atrial fibrillation”, promosso dall’associazione Cardioaritmie.com, tenutosi sabato 21 ottobre presso il Centro Congressi dell’Hotel Villa Maria di Francavilla al Mare, per rendersi conto del livello di professionalità esistente nei principali ospedali dell’area metropolitana Chieti-Pescara. L’edizione 2017, sotto la direzione scientifica dei dottori Tullio Agricola, dell’ospedale di Pescara, e Massimiliano Faustino, dell’ospedale di Chieti, è stato di fatto un corso di aggiornamento rivolto ai medici specialisti, ai medici di base, agli internisti ospedalieri e agli infermieri dell’area cardiologica, sulle novità della diagnostica e del trattamento delle aritmie cardiache. L’intento era ed è quello di creare e far vivere con una serie strumenti di comunicazione (corsi, convegni, sito internet e social network) una piattaforma comune e dinamica di conoscenze tra gli specialisti, gli infermieri e la medicina di base.

Dalla giornata di lavoro sono emerse interessanti novità scientifiche sul trattamento interventistico delle aritmie, sulla diagnostica avanzata e il trattamento farmacologico, sia preventivo che post evento, con un focus particolare sull’ablazione trans-catetere, la resincronizzazione cardiaca e la terapia anticoagulante. Le aritmie cardiache, patologia sempre più in crescita, sono tra le prime voci di accesso al pronto soccorso e ricovero in area medica. Se tali patologie venissero adeguatamente inquadrate, e, quando necessario, trattate, sarebbe possibile ridurre la morbilità e mortalità ad esse correlate.

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