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Francavilla, le preoccupazioni sulla messa in sicurezza dell’attuale fabbricato della Sirena

Francavilla al Mare. “Con riferimento alle più recenti notizie di stampa, teniamo a manifestare la nostra preoccupazione per l’esito finale delle operazioni necessarie per la messa in sicurezza del fabbricato attuale della Sirena che inevitabilmente produrranno modifiche sostanziali alla figura architettonica dell’opera”.

Così in una nota Raffaele Conti, Amelia Moccia e Mosè Ricci, che aggiungono: “Vorremmo ricordare che il fabbricato è stato realizzato con Fondi Europei Agensud, sulla base di un concorso pubblico di progettazione, indetto dal precedente proprietario dell’edificio e dell’area, l’Azienda di soggiorno. L’opera è stata pubblicata su numerose e qualificate riviste di architettura italiana, nonché su testi di autorevoli critici, sull’Almanacco dell’Architettura Italiana del 1996 ed è inoltre catalogata nell’Archivio delle Architetture del Secondo Novecento del Ministero dei Beni Culturali. E’ in pieno corso di svolgimento presso lo stesso Ministero, il procedimento per il riconoscimento del particolare interesse artistico dell’opera e pertanto, dato che sono già state effettuate significative alterazioni della qualità del fabbricato sia all’interno che all’esterno come per esempio: la qualità dei risarcimenti del paramento in mattoni faccia a vista, la chiusura della finestra a nord verso il mare che dava alla sala congressi la prospettiva dell’Adriatico come quella di un teatro mediterraneo, la rinuncia definitiva allo spazio loggione con i suoi posti a sedere l’intonacatura delle superfici interne della sala congressi/teatro in mattoni faccia a vista -che oltre al valore estetico avevano funzione di rottura delle onde acustiche- con conseguente pannellatura del soffitto in legno con elementi fonoassorbenti di cui non c’era alcun bisogno prima, la sostituzione di tutte le sedute ignifughe, l’occupazione della terrazza con affaccio sul mare con i gruppi dell’aria condizionata. La terrazza è una delle più panoramiche dell’Adriatico, visibile dal Paese alto e dimensionata per supportare la folla danzante”.

“Mettiamo a disposizione della città la nostra competenza per la tutela dell’integrità concettuale ed estetica del fabbricato – conclude la nota – non cerchiamo nuovi incarichi professionali né alcun compenso per prestazioni tecniche, come progettisti siamo interessati solo alla qualità dell’opera”.