Black out all’università di Chieti: laureandi ed esami Tfa al buio

unich_buio1Chieti. Un intero campus lasciato al buio, causa lavori sulla linea elettrica non comunicati dall’Enel. Università D’Annunzio nel caos da questa mattina: cancelli chiusi, sessioni di laurea discusse senza corrente e la malaugurata coincidenza degli esami per il Tfa, spostati d’emergenza in una biblioteca ben illuminata dal sole.

 

I cartelli nella facoltà di Lettere, appesi davanti ai gabbiotti degli uscieri, recitano: “Manca la corrente in tutto il campus”. E’ l’unica cosa che il personale non docente dell’università di Chieti ha potuto fare dinanzi al black out generale che, almeno da questa mattina, ha lasciato l’ateneo senza elettricità. Chi ha provato a chiederlo a loro si è sentito rispondere: “Non sappiamo perché, non dipende dall’università. Pare che l’Enel stia facendo dei lavori sulla linea elettrica e ha staccato tutto, ma non ci ha avvisati preventivamente”. Così sono state non poche le ripercussioni sulle attività odierne.

unich_buio2Difficile addirittura accedere alle strutture: il tunnel con la scalinata che porta alla biblioteca di Lettere è rimasto tagliata fuori da una serranda elettrica impossibile da aprire, costringendo tutti ad un lungo giro alternativo.

Chi si è rivolto alle segreterie si è dovuto arrendere ai server della rete informatica non funzionanti, così come sono rimasti al buio anche alcune sedi di rettorato.

Salendo dai plessi più vecchi verso quelli costruiti più recentemente, come quello di Farmacia, la storia non cambia: i laboratori sono rimasti inattivi per non rischiare che gli sbalzi di corrente, dovuti alla potenza insufficiente dei gruppi di continuità, potessero danneggiare le costose strumentazioni.

Tante le aule prive di finestre rimaste vuote, causa ombra e mancanza dell’aria condizionata, comfort quasi indispensabile nella calda giornata autunnale. I più determinati hanno ripiegato cercando qualche corridoio più esposto all’esterno per studiare, ma l’incedere naturale del sole verso il tramonto li ha costretti gradualmente a desistere.

E con la rete wireless fuori uso, per ingannare il tempo non si è potuto nemmeno ricorrere a quattro chiacchiere davanti ad un caffè del bar, chiuso per ovvi motivi.

Ma scene rasentanti il panico si sono viste questa mattina nella facoltà di Psicologia, dove erano fissate le discussioni delle tesi di laurea. I laureandi non hanno potuto esporre i propri lavori con l’ausilio dei proiettori e dei computer, riferendo le proprie tesi dinanzi a docenti e parenti nella penombra.

Altra sfortunata coincidenza è stata la seconda prova dei concorsi per il Tfa, gli esami per i futuri professori delle scuole superiori: l’aula destinata ai 24 esaminandi per la classe A051-Lettere e latino era fissata alle 10 in una stanza della facoltà di Lettere, dove i numerosi banchi consentivano una disposizione ben comoda, ma le tende oscuranti elettrificate erano rimaste giù, costringendo la commissione a spostare il compito scritto nella biblioteca di Storia antica.

Una situazione quantomeno improvvisata per una prova ufficiale: il vantaggio della sala erano le ampie vetrate, ma le stesse hanno sottoposto i concorrenti, già ammassati uno accanto all’altro, agli sguardi di chiunque passava fuori dalla biblioteca, mentre chi già la occupava è stato costretto ad utilizzare solo metà sala per continuare a studiare, in uno dei pochi spazi illuminati naturalmente.

Anche andare in bagno nello stesso plesso richiedeva una torcia in dotazione: uno di questi, peraltro per disabili, era visibile solo lasciando la porta semiaperta o accendendo il display del cellulare.

Il problema sarebbe dovuto all’alimentazione elettrica insufficiente per l’intero campus, ma già da alcuni giorni si assiste a ripetuti black out e a luci di emergenza che si accendono continuamente.

E la questione sarebbe anche più annosa: “I black out, a periodi, si verificano molto spesso”, spiega Laura Contestabile, presidentessa dell’associazione studentesca 360gradi. “Ci hanno detto che l’università non sapeva niente dei lavori odierni, ma del problema non possono dire di non esserne già a conoscenza”. E la lingua critica torna a battere sul solito dente dolente: “Le rette universitarie aumentano sempre più” commenta Contestabile “così come le sorprese, purtroppo sempre peggiori. I servizi non migliorano di certo, ma così andiamo peggiorando. Se l’alimentazione è già insufficiente da tempo e non sono state aggiunte nuove attrezzature, perché questi black out?”.

Una domanda, quella della rappresentante studentesca, che si aggiunge ad una risposta incerta: “Gli uscieri ci hanno detto che probabilmente la luce tornerà domani”.

Quel che è certo è che, per oggi, il campus è rimasto mezzo vuoto, per svuotarsi completamente al calar del sole.

 

Daniele Galli


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