San Salvo. Uccisa a coltellate durante una rapina. E’ morta nel cuore della notte Albina Paganelli, 69 anni, pensionata di San Salvo, uccisa all’interno della propria abitazione di via Fedro.
Le grida della donna sono state sentite da un vicino di casa, attorno alle 3, che ha immediatamente avvertito i carabinieri, che una volta sul posto hanno trovato l’anziana riversa a terra, in un lago di sangue, con delle ferite da taglio al fianco destro. E’ probabile che l’omicidio sia avvenuto durante un tentativo di rapina o di furto notturno. Allo stato attuale non è stata ancora trovata l’arma del delitto. La donna, molto conosciuta, da tempo era separata e con una figlia viveva da sola. Per i rilievi sono al lavoro i carabinieri della scientifica del comando provinciale coordinati dal comandante della Compagnia di Vasto, capitano Giuseppe Loschiavo.
a pensionata, stando alle prime indiscrezioni, potrebbe essere stata uccisa perche’ avrebbe riconosciuto il malvivente o i malviventi entrati in casa e che l’hanno sorpresa nel sonno. L’inchiesta e’ affidata al sostituto procuratore della Repubblica di Vasto Enrica Medori che ha disposto l’autopsia. Le indagini sono coordinate dal colonnello Giuseppe Cavallari, comandante provinciale dei carabinieri di Chieti.
L’autopsia sara’ eseguita giovedi’ presso l’ospedale di Vasto. L’anziana, stando alla prima ricognizione cadaverica effettuata dall’anatomopatologo Pietro Falco – che eseguira l’esame autoptico – sarebbe stata colpita da una decina di coltellate nella zona dell’emitorace sinistro. I carabinieri, intanto, hanno gia’ ascoltato alcuni vicini di casa della vittima che viveva in un monolocale trovato a soqquadro. Gli investigatori devono sentire altre persone e non si escludono sviluppi positivi entro breve termine. La pensionata, che stando a delle voci della citta’ era solita prestare piccole somme di denaro, non avrebbe opposto resistenza al suo assassino.
Fermati due sospettati
Due persone sono state fermate per l’omicidio di Albina Paganelli. Il pm titolare dell’inchiesta Enrica Medori ha disposto il fermo di polizia giudiziaria per un cameriere di 30 anni di San Salvo e di un coetaneo di nazionalità romena che avrebbe agito in concorso con lui. Il cameriere interrogato per circa 6 ore ha rigettato ogni accusa, addebitando le colpe al romeno. I due sono stati trasferiti in carcere.
I due sospettati sarebbero Vito Pagano, cameriere del posto, e il romeno Kelus Gelu.