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Studiosi a Chieti per presentare nuove cure per le vertigini

Chieti. Il dato è in parte inatteso: la vertigine rappresenta ben il 25% dei sintomi riferiti dai pazienti e trattati dai medici di medicina generale. E’ un disturbo, dunque, particolarmente diffuso e ha conseguenze molto invasive sulla qualità di vita, sulle attività lavorative e sulla socialità della persona.

L’unità operativa di Audiovestibologia dell’Ospedale di Chieti, di cui è responsabile il professor Giampiero Neri, tratta ottomila pazienti l’anno per malattie vertiginose, ipocausia improvvisa e acufeni. Inoltre da diversi anni l’équipe di Neri applica chirurgicamente protesi impiantabili ancorate all’osso, che permettono il recupero uditivo di pazienti che non possono sopportare gli apparecchi protesici tradizionali.

La vertigine è un disturbo della sensibilità spaziale e consiste nella sensazione di spostamento del corpo rispetto all’ambiente o dell’ambiente rispetto al corpo.

“Questo malessere, spesso cronicizzante – spiega il professor Neri –, può attraversare, con diversa incidenza, diversa gravità e diversa sintomatologia tutte le età della vita: il bambino, l’adulto, l’anziano. Per ognuno vi è una diversa sintomatologia e uno speficico approccio terapeutico. Sono molte le domande che si pongono quando riflettiamo sulla modificazione dei processi neurali nel corso degli anni, soprattutto alla luce delle nuove patologie di origine vascolare come la White Matter Disease che, fino a oggi, era considerata solo un particolare quadro radiologico senza significato clinico evidente”.

Quali sono le diversità che il vestibologo può riscontrare nei pazienti pediatrici rispetto ai soggetti anziani? E come si manifesta il deficit vestibolare acuto nel paziente giovane rispetto alle età estreme? Esistono dei quadri tipici che possono facilitare il processo diagnostico?

A questi interrogativi cercheranno di rispondere esperti, provenienti da vari Paesi europei, che si incontreranno in diversi appuntamenti da domani, giovedì 7 settembre (inaugurazione alle ore 17), alle ore 13 di sabato 9 settembre nell’Auditorium del Rettorato dell’Università di Chieti, per il 2° Congresso nazionale del Cenacolo italiano di Audiovestibologia sul tema “I disturbi vestibolari nelle tre età della vita”.

Tra gli studiosi internazionali presenti saranno ospiti i docenti George Dumas da Grenoble, Bernard Cohen da Parigi e Nicolàs Pérez Fernàndez da Pamplona. Del congresso, promosso dal Dipartimento di Neuroscienze e Imaging della “d’Annunzio”, è presidente Adelchi Croce, direttore della Clinica otorinolaringoiatrica teatina.

Nella giornata inaugurale ci sarà anche una lettura dello storico Giovanni Liberato, il quale parlerà dei principali eventi che hanno visto Chieti protagonista nella storia, dalla Prima Crociata all’8 settembre 1943.