Chieti. Ha incontrato il direttore dell’Ater Roberto Iezzi, l’uomo di Brecciarola che ieri si è incatenato con i suoi due figli al balcone della sua abitazione di via Saline e ha iniziato lo sciopero della fame e della sete a causa delle cattive condizioni in cui versa l’appartamento.
All’interno della casa dell’uomo, infatti, piove e i soffitti di camere e bagno sono ormai coperti di muffa. Non solo. sembra che nella casa, di proprietà dell’Ater, ci sia un forte odore che starebbe causando diversi problemi respiratori ad alcuni dei componenti della famiglia.
La protesta è andata avanti fino alle 14.00, quando padre e figli si sono slegati. Oggi Iezzi è stato ricevuto dal direttore dell’Ater Domenico Recchione, che ha spiegato come da alcuni anni le aziende che gestiscono le case popolari non hanno più avuto finanziamenti o contributi né da parte dello Stato né dalla Regione né tantomeno dai Comuni.
Per questo motivo, gli interventi di manutenzione possono essere eseguiti soltanto con le risorse economiche derivanti dalle vendite degli alloggi Ater, cosa che però è utilizzabile soltanto dopo che è pervenuta l’autorizzazione da parte dell’ente regionale per i proventi incassati al 31 dicembre dell’anno precedente.
“Il problema – spiega Recchione – è che ad oggi nessuna autorizzazione è arrivata né sappiamo quando accadrà. Nonostante tutto, assicuro al signor Iezzi che entro dieci giorni l’Ater interverrà e provvederà a risolvere almeno l’emergenza”.
Soltanto dopo che sarà pervenuta l’autorizzazione della Regione si interverrà per un ripristino definitivo.