Ortona. Il Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Ortona, in collaborazione con il personale della Compagnia Carabinieri di Roma Piazza Dante, ha arrestato nella capitale Dominguez Henry Jovanny Maldonado, (meglio conosciuta come “Angela”), 30enne colombiano residente a Silvi Marina, nel Teramano, ma di fatto domiciliato a Roma, in esecuzione di ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Chieti, Antonella Redaelli.
L’accusa è quella di induzione alla prostituzione di numerose donne e transessuali all’interno di due appartamenti localizzati in località Lido Riccio di Ortona, di proprietà del complice, indagato, B.A., 52enne di Ortona.
Su disposizione della magistratura inquirente, inoltre, sono stete effettuate delle perquisizioni domiciliari e personali, a seguito delle quali sono state sequestrate 5 sim card di diversi operatori telefonici e una carta di credito postepay (di proprietà di Maldonado) e due appartamenti del valore complessivo di circa 240 mila euro, oltre a 20 contratti mensili di locazione relativi ai due immobili, risultati non registrati all’agenzia delle entrate (nelle disponibilità di B.A.)
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
L’indagine, condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Ortona, al comando del Luogotenente Antonio Giampietri e coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Chieti, Marika Ponziani, ha permesso di accertare che i proprietari e i residenti dello stabile, dove sono ubicati i due appartamenti, avevano rilevato un intenso via vai di uomini estranei al fabbricato che entravano ed uscivano nelle più svariate ore del giorno e della notte che si accentuava, in particolare, nei mesi da settembre a giugno. Gli appartamenti interessati erano stati ceduti a donne sole che si alternavano nel corso dell’anno e cambiavano spesso nel corso dei mesi. Durante il giorno e la notte erano stati notati diversi uomini fermi in attesa del proprio turno lungo i corridoi e che, talvolta, evidentemente sbagliando a premere i pulsanti del citofono, chiedevano ad altri condomini prestazioni particolari. Ai turisti che prendevano in affitto gli appartamenti in questione per passare le vacanze, venivano svegliati nel cuore della notte da persone con 50 euro in mano ignari del fatto che durante i mesi estivi gli appartamenti venivano occupati da altre persone.
L’indagine ha permesso, inoltre, di verificare che B.A. e Maldonado, in concorso tra loro e con più azioni delittuose, il primo in qualità di proprietario ed il secondo in qualità di affittuario/beneficiario, destinavano consapevolmente i due appartamenti, all’interno di un condominio in contrada Lido Riccio di Ortona, all’esercizio della prostituzione, sfruttando l’attività di numerose prostitute tra donne e transessuali, di cui otto individuate, mentre altre sono ancora in via di identificazione. Sono state denunciate, inoltre, in stato di libertà alla Procura di Chieti F.M., 28 enne, di nazionalità indiana residente a Ortona, responsabile di aver favorito ed agevolato l’esercizio della prostituzione fornendo un supporto logistico ed organizzativo a beneficio di coloro che si avvicendavano negli appartamenti per esercitare la prostituzione, H.C.M. (alias Nelly), 34enne prostituta di Alba (CN), R.F., (alias Asia), 45enne colombiano domiciliato a Pescara, i quali si adoperavano a favore di Maldonado e del proprietario dei due appartamenti, al reclutamento delle persone che si prostituivano. Si è accertato, infine, che Maldonado, a partire da aprile 2011 e ad eccezione dei mesi estivi, aveva sfruttato la prostituzione di donne e transessuali che collocava negli appartamenti di B.A., peraltro pubblicizzati con l’inserzione di annunci su quotidiani, attraverso il compenso che andava dai 500 ai 700 euro al mese o alla settimana che si faceva corrispondere, tramite vaglia o accrediti sulla carta postepay, oltre al prezzo dovuto per pagare l’affitto al proprietario.