Sembra che la società in questione, che ha operato in stretto collegamento con altre società riconducibili agli stessi soggetti, si sia resa responsabile della distruzione e occultamento di tutta la documentazione contabile-amministrativa.
Denunciate pertanto, su apposita delega del sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Chieti, due persone, in concorso tra loro, per distruzione e occultamento di documentazione contabile-amministrativa con il preciso scopo di impedire la ricostruzione del volume d’affari. Denunciate, inoltre, per bancarotta fraudolenta, in quanto la società è stata dichiarata fallita nel maggio 2010.
Più in particolare, i finanzieri della Compagnia di Chieti hanno denunciato all’autorità giudiziaria competente i due soggetti responsabili pro-tempore della società a fronte di ulteriori fattispecie di reato emergenti, come la dichiarazione infedele nell’anno d’imposta 2007 e per l’omessa presentazione della dichiarazione nell’anno d’imposta 2008, constatando ricavi non dichiarati per circa 7 milioni di euro, costi indeducibili per circa 6 milioni di euro, imponibile proposto a tassazione ai fini IRAP per circa 13 milioni di euro, Iva relativa per circa 1,2 milioni di euro e Iva dovuta per circa 2,4 milioni di euro.