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Chieti, prevenzione disagio giovanile: firmato protocollo per le scuole

Chieti. Nei giorni scorsi è stato integrato il Protocollo di intesa del “Comitato per la prevenzione del disagio giovanile” al fine di fornire alle scuole ulteriori e mirate consulenze sulle modalità più efficaci e adeguate per azioni di prevenzione in ambito scolastico, prevedendo formazione, aggiornamento e informazione rivolta agli adulti di riferimento (insegnanti, genitori, operatori extrascolastici), oltreché consulenza per situazioni particolarmente a rischio.

 Nello specifico, le competenze messe a disposizione dei Dirigenti Scolastici della provincia di Chieti da parte del Gruppo di Lavoro del Comitato tecnico riguardano:

– la consulenza tecnico-scientifica per la definizione di programmi/progetti/iniziative di promozione del benessere a scuola
– la valutazione tecnico-scientifica di attività da realizzare all’interno della scuola proposte, anche in forma gratuita, da realtà dell’associazionismo e del terzo settore
– attività di informazione e formazione rivolta agli adulti di riferimento (insegnanti, genitori, operatori extrascolastici)
– iniziative info-formative di aggiornamento rivolte agli insegnanti
– iniziative di studio e ricerca sui temi di promozione del benessere e del disagio giovanile
– consulenza specifica su casi di minori a rischio e/o di minori in disagio conclamato

 Il “Comitato tecnico per la prevenzione del disagio giovanile” è un gruppo interistituzionale che vede coinvolti la Prefettura di Chieti, la Asl Lanciano Vasto Chieti, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Chieti, l’Università “G. d’Annunzio” – Dip. Scienze Giuridiche e Sociali.

 Dal 2008 opera sul territorio provinciale per promuovere azioni di prevenzione in linea con le indicazioni della comunità scientifica nazionale ed internazionale.

 Il Comitato Tecnico rappresenta un importante punto di riferimento in quanto opera in una prospettiva partecipata, che coinvolge tutti gli attori istituzionali ciascuno per le proprie competenze, ma in collaborazione e in complementarietà gli uni con gli altri.

 Si soggiunge, infine, che ciascun ente firmatario si impegna, nell’ambito del proprio mandato istituzionale, senza impiego di risorse economiche aggiuntive.