Chieti. “Quello che leggiamo nei documenti emersi nella giornata di lunedì ci appare come la più grande speculazione finanziaria a danno dei cittadini abruzzesi – così commenta la portavoce in Regione del M5S Sara Marcozzi.
“Un ospedale che ci viene raccontato come “nuovo di zecca per Chieti” e a costo zero stante il ricorso alla procedura di Project Financing capitanato dal Gruppo Maltauro, balzato alle cronache per gli scandali MOSE ed EXPO, per quest’ultimo l’amministratore fu arrestato, – continua Marcozzi – ma che, in realtà, nel Piano Economico e Finanziario (PEF) del progetto rivela come gli unici incredibili vantaggi siano per il privato proponente.”
Un progetto di ristrutturazione e nuova costruzione, si legge nel PEF, pubblicato dal quotidiano online Primadanoi, studiato da nostri tecnici e illustrato in conferenza stampa dai portavoce del M5S. Oltre a Marcozzi, presenti in conferenza stampa anche Domenico Pettinari e i due consiglieri comunali teatini Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo.
I pentastellati hanno fatto le pulci al PEF e analizzato tutti i costi del progetto che andranno ben oltre quelli di progettazione e realizzazione.
I proponenti MALTAURO S.p.a., Finanza e Progetti s.p.a. e A.B.C. Nocivelli S.p.a. in collaborazione con Studio Altieri, hanno stimato, da quanto si legge, costo totale costruzione di € 143 Milioni + Iva, € 36,5 Milioni di spese tecniche e progettazione, € 22,2 Milioni di “costi di proposta, sviluppo e assicurazioni. Un importo complessivo di € 201 milioni, oltre iva, interessi e costi finanziari: € 278 milioni di euro in totale.
“Quando ci presentano un “project financing” i promotori e i partiti politici che lo sponsorizzano tentano sempre di portare il cittadino a pensare che i rischi d’impresa e i costi del progetto saranno completamente a carico del privato proponente – continuano i pentastellati -Ma a quanto leggiamo, non è così!”
A leggere il PEF, infatti, pare proprio il contrario. Il privato di milioni propri ne investe (e rischia, dunque) solo 54,3 mentre tutto il resto sarà finanziato da tre linee di credito sulle quali si pagheranno salatissimi interessi.
Durante la realizzazione del nuovo Ospedale e per i 30 anni successivi, la gestione dello stesso e di gran parte dei servizi connessi sarà demandata a una “Società di Progetto” al prezzo di occasione di € 1,6 Milioni/anno oltre Iva, di cui € 500 mila per la gestione amministrativa e finanziaria, € 610 mila per direttore generale e staff.
“Direttore generale, staff e società di progetto dell’ospedale che saranno completamente a carico dei contribuenti, nonostante gli abruzzesi paghino già profumatamente e con le loro tasse i dirigenti ASL: Direttore generale, Direttore Sanitario e Direttore Amministrativo” dichiarano i portavoce del M5S.
Ma questa sembra essere solo la punta dell’iceberg perchè a fronte della costruzione/ristrutturazione del nuovo Ospedale di Chieti la Asl Chieti-Lanciano-Vasto pagherà salatissimi corrispettivi per 30 anni, anch’essi ovviamente a carico dei contribuenti.
La ASL dovrà pagare per 30 anni alla Società di progetto un canone annuo Corrispettivo di Disponibilità (per l’utilizzo di edifici) quantificato in 30 anni in € 408,6 milioni, un canone annuo per Corrispettivo per Servizi di Facility Management per la gestione di svariati servizi che le faranno spendere ingenti risorse in più quantificate in 30 anni in € 435 Milioni (manutenzione opere edili, manutenzione aree verdi, tecnica e servizion energia, pulizia, sanificazione, sterilizzazione, ristorazione, logistica, manutenzione tecnica apparecchiature medicali, gestione laboratori biochimica, radiologia e medicina nucleare); un canone annuo per Corrispettivo Fornitura Attrezzatura e Arredi, che ci costerà € 23 milioni in più; oltre a rinunciare – perché la gestione sarà ceduta al privato – ai proventi delle attività commerciali stimati in € 23,6 milioni(Parcheggi, affitto locali commerciali, etc).
Insomma al netto un investimento del privato di 54 milioni e di un importo complessivo dei lavori di € 278 milioni, la ASL, quindi la Regione, quindi gli Abruzzesi sborseranno in 30 anni l’iperbolica cifra di 742 Milioni di euro in più per avere stessi servizi e stesso numero di posti letto. E ancora, cifre da copogiro se ci si ferma a guardare con attenzione: quasi 120 milioni di euro in oneri finanziari e oltre 150 milioni di euro in tasse e imposte che il piano economico della società scarica sulle tasche degli abruzzesi.
“Ci chiediamo se il Presidente D’Alfonso, l’Assessore Paolucci e il Direttore Generale Flacco abbiamo contezza delle cifre di cui parliamo. A fronte degli oltre 3,2 Miliardi che la Asl si impegnerà a versare fra i diversi canoni (Corrispettivo per la disponibilità, Canone per il Facility Management e Canone per acquisto di arredamenti e attrezzature), la Società di Progetto raggiungerà un margine operativo lordo che sfiora il Miliardo di Euro – conclude Marcozzi – Riteniamo che sia più economico per la ASL non ricorrere al Project Financig e finanziare l’opera autonomamente con risorse proprie o, eventualmente se necessario, col ricorso alla Cassa depositi e prestiti. Avallando questo progetto rischiamo di indebitare l’Abruzzo per l’eternità. Nessun posto letto in più, nessun servizio aggiuntivo. Del resto così mai potrebbe essere dal momento che posti letto e reparti saranno decisi nella riorganizzazione della sanità di cui si sta occupando Paolucci alla luce del famigerato decreto Lorenzin. Abbiamo già esempi di sanità andata in malora a causa del ricorso al Project Financing, basti guardare al Veneto che Zaia ha ereditato da Galan. Crediamo che questo disastro debba essere evitato in Abruzzo”.
“Ci domandiamo anche come abbia fatto il Sindaco Di Primio a dichiararsi favorevole all’opera senza averne visto la reale portata – dichiarano i consiglieri M5S al Comune di Chieti Ottavio Argenio e Manuela D’Arcangelo – nessun servizio in più per l’Ospedale della nostra città né per i teatini, solo ingentissimi costi in più per tutti i cittadini abruzzesi, compresi i nostri concittadini”.
“Insomma, si delinea all’orizzonte l’ennesima speculazione del privato a danno del pubblico e dei meno informati- concludono i portavoce del M5S – Quelli che verranno, da oggi in poi, saranno atti, decisioni e spese che, per le loro modalità e la loro essenza, andrebbero chiarite, rese note e verificate con attenzione, perchè si rischia di far passare per “progetto a costo zero” per la collettività quello che, in realtà, appare come una delle più grandi speculazioni finanziarie che si siano mai viste in Abruzzo”.