Chieti. Questa mattina allo Stadio Angelini si è festeggiato con i ragazzi dell’Anffas Chieti l’operatività del montascale allo stadio che permetterà a tutti i disabili di assistere alle partite della Chieti Calcio in tribuna.
“È una grande e bella cosa – ha detto soddisfatto il patron del Chieti, Giorgio Pomponi – sull’appello del nostro amico Luca abbiamo fatto si che questo sogno si avverasse. È una cosa che dovrebbero fare tutti quanti, è la normalità, non è una cosa di un altro pianeta, purtroppo è un cattivo vezzo che abbiamo in Italia, basta guardare Striscia la Notizia per vedere le problematiche che hanno i disabili giornalmente in tutta Italia”.
“Le difficoltà sono tante perché è proprio la disabilità che comporta di affrontarla nel quotidiano – ha aggiunto la presidente dell’Anffas, Gabriella Casalvieri – le difficoltà per una famiglia sono tante, però di fronte a questi gesti di solidarietà di persone che ascoltano, tante volta l’ascolto è la cosa più importante, io penso che ogni tipo di barriera, soprattutto quella intellettuale, si può superare. Con persone come il presidente tante cose si potrebbero risolvere, però il pregiudizio verso le persone disabili è la più grande barriera che insieme dobbiamo abbattere, è una cosa che ci mortifica e che ci toglie la dignità”.
“Oggi il presidente della Chieti Calcio ha regalato il diritto allo Sport ai ragazzi dell’Anffas – ha affermato la presidente di Confcommercio Chieti, Marisa Tiberio – e a tutti coloro che ne potranno usufruire in futuro. Confcommercio da sempre è vicina alla presidente Casalvieri e l’Anffas ha bisogno dell’aiuto anche dei commercianti e degli imprenditori della città. Cerchiamo di attutire il nostro egoismo dovuto anche al momento duro che ogni imprenditore sta attraversando e pensare anche al futuro sempre più sereno di questi ragazzi. Oggi abbiamo lanciato anche un appello a tutti gli imprenditori, chi e lo può permettere, di dare generi alimentari anche a lunga conservazione che possano essere utili per far si che l’Anffas non abbia questi elementi di difficoltà”.
Francesco Rapino