Il Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Chieti, nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione ed elusione fiscale, ha concluso una complessa ed articolata attività di polizia tributaria che ha portato all’individuazione di una società di capitali operante in totale evasione nel settore del commercio di prodotti telefonici di alta gamma.
L’intera operazione ha fatto emergere oltre 38 milioni di euro tra base imponibile ed IVA non versata oltre a segnalare all’autorità giudiziaria competente due persone, responsabili per aver omesso di dichiarare e pagare imposte oltre a distruggere la contabilità.
In particolare la società verificata ha provveduto ad acquistare da società italiane, cosiddette “cartiere”, costituite solo sulla carta al fine di evadere le imposte, attualmente in fallimento, un ingente quantitativo di prodotti elettronici, approfittando di un prezzo più basso a causa del mancato pagamento da parte delle società fornitrici delle imposte dovute.
Successivamente detta merce veniva rivenduta ad un prezzo inferiore a quello di mercato realizzando ovviamente una situazione di concorrenza sleale nei confronti degli operatori onesti, penalizzati da un operatore in grado di offrire prezzi considerevolmente più bassi, tenuto conto che la società verificata ha omesso completamente il pagamento delle imposte.
Dopo aver effettuato tali movimentazioni di merci, sono state poste in essere una serie di operazioni cartolari in capo alla medesima società finalizzate a trasferire sia l’intero capitale sociale nelle mani di un unico socio (prestanome di nazionalità rumena – senza fissa dimora) che la sede legale a Napoli (Quartieri Spagnoli), tutto ciò con l’obiettivo di far materialmente “sparire” il soggetto giuridico e, soprattutto, la relativa documentazione amministrativo contabile al fine di impedire la ricostruzione dell’effettivo giro d’affari e porre al riparo i responsabili dei fatti illeciti da eventuali azioni dirette.