Antenucci fa chiarezza sulla Diabetologia di Lanciano

Lanciano. Ripristinati due “moduli” medici alla Diabetologia di Lanciano. Lo rende noto Daniela Antenucci, responsabile del Servizio.

 “Il Direttore generale, Pasquale Flacco – dice –, si è mobilitato per metterci nelle condizioni di offrire assistenza adeguata ai nostri pazienti, anche se restiamo in attesa di rinforzi di tipo specialistico per potenziare il livello assistenziale e contrastare l’aumento di accessi al Pronto Soccorso per ipoglicemie gravi o scompensi metabolici. Nel nostro territorio il bacino di utenti diabetici continua a crescere, con un’incidenza lievemente superiore alla media nazionale, a fronte di una media di ore mediche specialistiche che fino al 2012 erano 114 settimanali, ridotte invece oggi a 62. Una condizione per la quale il tempo dedicato a ciascun paziente deve essere contenuto, a scapito di una comunicazione diagnostico-terapeutica che potrebbe essere più efficace ai fini dell’aderenza al trattamento. A tale proposito, un diverso e giusto coinvolgimento delle professioni infermieristiche non va demonizzato, ma considerato occasione di crescita sotto il profilo organizzativo, sempre nel rispetto dell’appropriatezza. Mi sono resa io stessa disponibile a implementare in via sperimentale nel Centro diabetologico dell’ospedale di Lanciano un nuovo percorso clinico – assistenziale interno che vede impegnato lo staff infermieristico, secondo una direttiva specifica che viaggia su due binari paralleli: un percorso prevalentemente clinico e in parte assistenziale, in cui è principalmente impegnato il medico diabetologo con supporto degli infermieri, e un percorso prevalentemente assistenziale, di competenza degli infermieri, con la sola supervisione del medico, sempre responsabile di entrambi i percorsi. Una formula che permetterebbe di compensare le ridotte dotazioni mediche e seguire al meglio gli oltre 6.500 pazienti che afferiscono al nostro Centro, oltre ad adempiere agli obblighi di rivalutazione semestrale del Piano terapeutico imposta dalle direttive Aifa”.

 “Con tale innovativo percorso clinico-assistenziale su binari paralleli – prosegue – il diabetologo sarebbe impegnato principalmente nelle prime visite, nelle urgenze, consulenze, visite dei pazienti oncologici, mentre i controlli dei pazienti per il rinnovo del Piano terapeutico sarebbero effettuati dalle infermiere, con la supervisione del diabetologo. Mi auguro, quindi, che a livello aziendale possa trovare ascolto tale proposta, che necessita di personale motivato e adeguatamente formato.
Il nostro obiettivo è, anche attraverso la telemedicina, dare continuità assistenziale e valutare i risultati di salute facendo le cose giuste nel modo giusto, e con il giusto coinvolgimento dei pazienti nell’autocontrollo della malattia”.

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