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Villa Pini, la rabbia dei lavoratori Sanstefar

Chieti. La possibilità di estendere, anche ai lavoratori dei centri di riabilitazione Sanstefar, la cassa integrazione in deroga già prevista per 600 lavoratori del gruppo Villa Pini, per il momento si arena. Non ha sortito sbocchi, infatti, il vertice che si è tenuto oggi in Regione, tra l’assessore Lanfranco Venturoni, i manager delle Asl e Giovanna Baraldi, sub-commissario per la sanità abruzzese.

I 400 dipendenti dei centri di riabilitazione Sanstefar (18 ambulatori dislocati in po’ tutta la regione), senza stipendio da 10 mesi hanno contestato le decisioni partorite dal tavolo di concertazione, vertice al quale non hanno preso parte le sigle sindacali. I lavoratori, già gravati dal fatto di aver assicurato le loro prestazioni senza percepire, negli ultimi 10 mesi, lo stipendio, si trovano davanti a un bivio: o continuare a lavorare in queste condizioni (con tutte le conseguenze del caso), oppure astenersi dal lavoro, ma in questo caso la Regione è intenzionata a dirottare il budget a disposizione verso altre strutture che assicurano lo stesso servizio. “ Questo atteggiamento non è tollerabile” ha commentato Angela Scottu della Cigl, “ e stigmatizziamo il comportamento dell’assessore Venturoni”. In attesa che la situazione possa sbloccarsi, molte attenzioni sono già focalizzate al prossimo 9 febbraio, quando al tribunale di Chieti è in programma l’udienza per il fallimento di Villa Pini. Proprio in quei giorni è stato indetto uno sciopero di tutti i lavoratori.

Le reazioni politiche.  “Considero deludente l’audizione di oggi del sub commissario governativo per la Regione Abruzzo, Giovanna Baraldi, alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, relativa al caso delle cliniche del gruppo Villa Pini“. Lo afferma in una nota il sentore Pd Lionello Cosentino, componente della Commissione Sanità di Palazzo Madama.

Quindici giorni fa – prosegue il senatore – il sub commissario aveva assunto l’impegno di presentare un piano di salvaguardia del posto di lavoro per i dipendenti del gruppo. Oggi in audizione la dottoressa Baraldi ci comunica che questo piano non c’e’, che non e’ all’ordine del giorno e che nessuna azione e’ prevista in difesa dei lavoratori. Ciò e’ inaccettabile. Solleveremo il problema nel corso dell’audizione del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, prevista per la prossima settimana in Commissione. Colpisce – conclude Cosentino – il disinteresse del governo per la sorte di 1.600 lavoratori da mesi senza stipendio e senza alcuna garanzia per il futuro“.

Esprimo soddisfazione – dice Ignazio Marino, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale a margine dell’audizione del subcommissario del Governo in Abruzzo sul caso delle cliniche Villa Pini – per i passi in avanti compiuti con il trasferimento dei pazienti dalle strutture del gruppo Villa Pini, ex Paolucci e le Villette, in strutture pubbliche nelle quali è assicurata una adeguata assistenza sanitaria. Certo è che resta il nodo dei lavoratori del gruppo, per i quali al momento non si profilano soluzioni soddisfacenti“.