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Crisi Bimo di Atessa: la Provincia convoca un tavolo

Chieti. Si è costituito stamattina in forma spontanea un tavolo di confronto sulla crisi finanziaria che sta investendo l’azienda Bimo SpA di Atessa-Val di Sangro. All’incontro, tenutosi presso la sede dell’azienda, hanno partecipato il responsabile del personale, Giovanni Scannavacca, il vicepresidente della Provincia, Antonio Tavani, il presidente della Commissione Bilancio della Regione, Emilio Nasuti, i consiglieri provinciali Angelo Orlando e Palmerino Fagnilli, la Rsu aziendale e le organizzazioni sindacali territoriali.


“Di fronte al primo sciopero – ha spiegato al termine dell’incontro il vicepresidente Tavani – dopo sette anni di produzione ininterrotta, la preoccupazione del mondo politico e sindacale è molto alta. Per questo abbiamo voluto capire i motivi profondi che sono alla base di questa azione di protesta.Sebbene il contenzioso si basi sulla proposta dell’azienda di sospensione di una serie di istituti retributivi aggiuntivi in vista dell’approvazione del piano di rientro finanziario da sottoporre agli istituti di credito, ritengo che occorra porre al centro della discussione la strategia a medio termine per le linee di produzione presenti in Val di Sangro. È auspicabile, pertanto, che il 15 febbraio prossimo, giorno decisivo per l’approvazione del piano di rientro da parte delle banche, al tavolo con queste ultime l’azienda arrivi con un posizione forte e condivisa strategicamente sia dalle maestranze sia dalle istituzioni. Così i sindacati hanno accettato la mediazione della Provincia ed hanno fatto cessare lo stato di agitazione”.
Il prossimo 12 febbraio in Provincia un tavolo di confronto con azienda, sindacati, banche, Confindustria, alla presenza del presidente Enrico Di Giuseppantonio, dell’assessore al Lavoro, Daniele D’Amario, e del vicepresidente Tavani.

Polemica tra la Provincia di Chieti e Riccardo Alinovi, che ha annunciato ricorsi legali con risarcimento.
“Non abbiamo mai destituito – ha spiegato il presidente Enrico Di Giuseppantonio – Riccardo Alinovi dalla carica di vicepresidente dell’Alesa per il semplice motivo che lui non lo è mai stato. Il 6 maggio scorso ad appena un mese dall’apertura delle urne, il mio predecessore, Tommaso Coletti, ha adottato un decreto che indicava il rag. Alinovi quale componente del Consiglio di Amministrazione dell’Alesa, ma questa indicazione non è stata mai ratificata dall’assemblea dei soci dell’agenzia, come prevede lo statuto. Tra l’altro, il decreto adottato da Coletti è viziato da illegittimità poiché è stato assunto senza un regolare bando di evidenza pubblica per la raccolta dei curricula dei candidati, come prevede il nostro regolamento provinciale”.