La regione abruzzese ha annunciato un possibile aumento dell’addizionale Irpef per coprire un deficit di 67 milioni di euro
Potrebbe arrivare una vera e propria stangata per le famiglie e per tutti i contribuenti abruzzesi se la regione varerà l’aumento dell’addizionale sulla mai amata imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Un aumento che è diventato però necessario non soltanto per una questione di bilancio locale, ma anche per aiutare a migliorare la qualità, ad esempio, dei servizi sanitari forniti e della sostenibilità del sistema stesso, da troppo tempo al centro di grandi polemiche. Per la giunta attualmente in carica, l’innalzamento della tassazione sembra costituire l’unica opzione percorribile per affrontare i debiti accumulati anche dalle gestioni precedenti.

In questo periodo è l’intero Sistema Sanitario Nazionale ad avere grossi problemi, tra carenze generalizzate di personale sanitario di vario tipo, dai medici specializzati agli infermieri. Tra i tanti problemi che stanno emergendo, molti sono di natura economica: la carenza di investimenti mirati, che porta le strutture e i servizi oramai al collasso.
Un’addizionale per migliorare i servizi ai cittadini
Non poteva cominciare nel modo peggiore per i cittadini abruzzesi, alle prese con i cronici problemi della mancanza di servizi, il caro mense scolastiche, che tante polemiche e discussioni ha creato dopo l’entrata in vigore delle nuove tariffe, e un sistema sanitario locale praticamente al collasso. Ogni anno che passa vede il deficit sanitario salire sempre di più, oggi infatti è stimato in 67 milioni di euro, cifra accumulata già dalle giunte precedenti per vari motivi legati alla gestione delle risorse e all’organizzazione dei servizi.

Ecco perchè le autorità regionali stanno cercando soluzioni per coprire questo buco finanziario e, proprio in prossimità di un incontro con il Ministero della Sanità, si parla sempre più con insistenza dell’introduzione di un aumento dell’addizionale Irpef, un ultimo tentativo per cercare di sanare il bilancio, migliorando però anche i servizi offerti ai cittadini. Attualmente l’aliquota è fissata all’1,73% per i redditi sotto i 28mila euro, ma si parla di raddoppiare la quota d’entrata, che rappresenterebbe una stangata senza precedenti per i cittadini.
Un salasso vero e proprio per le famiglie
La proposta al vaglio della giunta regionale, che ha fatto infuriare alcuni consiglieri, è quella di un incremento dell’addizionale Irpef, fino al massimo consentito del 3,33%. Una variazione molto importante che colpirebbe in particolare i contribuenti con redditi superiori allo scaglione d’entrata dei 28mila euro. Una vera e propria stangata che potrebbe arrivare a pesare nel budget familiare fino a 1152 euro, a seconda del proprio reddito.

“Un vero e proprio salasso si profila all’orizzonte per migliaia di famiglie abruzzesi. Domani la Giunta Regionale si riunirà per discutere un’ipotesi folle: l’aumento dell’addizionale Irpef fino al 3,33 per cento, il massimo consentito per legge”. Questa la denuncia presentata oggi dai consiglieri regionali di opposizione Silvio Paolucci (capogruppo Pd) e Vincenzo Menna (Abruzzo Insieme) che sottolineano inoltre che “se approvata, questa scelta trasformerebbe l’Abruzzo in una delle regioni italiane con la tassazione più alta, secondo solo al Molise, alla pari con Lazio, Campania e Toscana”.