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Chieti, riapertura per il Megalò: i commenti

Chieti. Dopo la chiusura del centro commerciale Megalò di Chieti Scalo a causa del maltempo, soprattutto per la vicinanza con il fiume Pescara (CLICCA E GUARDA IL VIDEO DELL’ALLAGAMENTO AL MEGALO’), il sindaco Di Primio, attraverso un’ordinanza, ha predisposto la riapertura. Sull’argomento si sono susseguiti nelle ultime ore i commenti dei rappresentanti delle varie forze politiche, soprattutto di opposizione.

Questo è il commento dal capogruppo di Scelta Civica in Consiglio Comunale a Chieti, Alessandro Giardinelli: Speriamo che ciò che è accaduto  faccia comprendere al sindaco Umberto Di Primio ed alla sua giunta la pericolosità del progetto di Megalo 3, ovvero del Pruusst ‘la Città lineare della costa’. L’area interessata dal progetto è tuttora classificata R1 (area a pericolosità idraulica moderata) dal Psda (Piano di Stralcio Difesa Alluvioni) adottato dalla Regione Abruzzo con Dgr 1386 del 29.12.2004 (Bura n. 8 del 4.02.2005) e definitivamente approvato in data 29.01.2008; ma su detto lotto dal 2004 ad oggi è stato accumulato una norme quantità di terreno proveniente da altri siti, modificando di fatto la situazione originaria dello stesso, successivamente all’approvazione del Psda. Costruire in quella zona non significa solo mettere in pericolo le strutture che vi prenderanno corpo ma, dovendo necessariamente erigere a difesa un argine elevato, ciò comporterà l’impedimento in quel punto della fisiologica esondabilità del fiume, così che in caso di alluvione ed aumento della sua portata, il fiume Pescara non avendo spazio di esondazione aumenterà di velocità e di potenza distruttrice, mettendo a grave rischio le cose e le persone a valle di tale area. La giunta del sindaco Umberto Di Primio ha sempre caldeggiato questo progetto fino al punto di deliberare (il 16 ottobre scorso) che Il Comune di Chieti si costituisca in giudizio dinnanzi al Tar Abruzzo in difesa del progetto ed al fianco della Società promotrice contro il parere negativo del Genio Civile di Pescara e della Regione Abruzzo. La buona politica deve essere lungimirante nella difesa del territorio e dei propri cittadini; il sindaco Umberto Di Primio ascolti il messaggio che oggi gli eventi naturali ci hanno inviato, evitando di proseguire nella tutela e nella realizzazione di questo progetto, che un domani potrà essere fonte di distruzione e morte”.

Così Giampiero Riccardo dell’associazione Zapping: “L’evacuazione, tra le altre cose, del centro commerciale Megalò a causa dell’alluvione che ha colpito ieri l’Abruzzo è sintomatica di quanto non sia tanto la natura ad infliggere i danni più gravi, quanto piuttosto l’incoscienza di chi si offre a costruire su certi luoghi e della politica che con una mano si copre gli occhi e con l’altra firma le relative autorizzazioni. La cosa preoccupante è che non solo si è costruito una volta in una zona dove non si sarebbe dovuto edificare, ma si sta reiterando l’errore con estrema facilità. Sull’albo pretorio del Comune di Chieti, infatti, è possibile leggere il provvedimento n.905 (in allegato), emesso in data 9 ottobre 2013 che autorizza la ditta Sirecc Srl a costruire il cosiddetto Megalò 2, ossia un edificio commerciale no food”.
Riccardo spiega ancora che nel documento si legge che “le opere oggetto della richiesta di permesso di costruire consistono nella variante al Provvedimento Unico Autorizzativo n. 66 de 22/10/2002 avente ad oggetto la realizzazione di un edificio commerciale no-food…”; “che le opere oggetto della richiesta sono conformi alla strumentazione urbanistica del progetto Pruusst….e alle norme e prescrizioni della L.13/89 inerente il superamento e l’eliminazione  delle barriere architettoniche”; “che le opere oggetto della richiesta sono conformi al progetto già sottoposto a procedura di Via” e che la Sirecc Srl dichiara di impegnarsi al miglioramento e riqualificazione del parco fluviale prima dell’inizio dei lavori di costruzione dell’edificio in oggetto. Il Comune di Chieti rilascia, quindi, provvedimento unico autorizzativo alla ditta Sirecc Srl con relativo permesso di costruire per l’esecuzione dei lavori di realizzazione di un edificio commerciale no food già inserito nel Pruusst  entro tre anni a decorrere dalla data di inizio dei lavori che dovrà avvenire entro e non oltre un anno a decorrere della data di rilascio del provvedimento stesso e quindi entro il 9 ottobre 2014.
“Lo stato attuale dei fatti – continua il presidente di Zapping – ci dice chiaramente che il Comune di Chieti è perfettamente d’accordo con la costruzione in quel punto nonostante i limiti che l’alluvione di ieri ha messo in luce con estrema evidenza. Spero che nonostante le autorizzazioni già emesse, si faccia qualcosa per tornare indietro, evitando l’ennesima costruzione selvaggia”.
“Tenuto conto che la proprietà non è abruzzese – conclude Riccardo –  che oltre il 95% delle attività generalmente inserite in questo tipo di strutture appartiene a colossi della grande distribuzione e che solo il 20% di quanto noi spendiamo all’interno di questi centri commerciali resta economicamente sul nostro territorio, producendo una reale ricchezza, gli unici ad intascare lauti profitti sono i privati. Lungi da me il criminalizzare queste attività economiche, ma sarebbe il caso di conciliare commercio e posti di lavoro con la salvaguardia del nostro territorio e dell’incolumità pubblica, poiché  i cocci da riparare, poi,  restano solo agli enti locali, e quindi a noi cittadini”.

Questa è la nota della Direzione del Centro Commerciale Megalò di Chieti: “Pur con l’angoscia ed il dolore per i drammatici eventi che hanno colpito la nostra Regione a causa dell’eccezionale ondata di violenti nubifragi di queste ore, ci corre l’obbligo di fare una puntualizzazione per quanto attiene la situazione del Centro Commerciale Megalò. La violenza delle precipitazioni temporalesche ha certamente messo a dura prova la nostra struttura ma, d’altro canto, è da registrare come positiva la perfetta tenuta dell’argine che costeggia l’area antistante il Fiume Pescara e che copre, per la sua intera lunghezza, il parcheggio del nostro Centro Commerciale. Infatti, nel corso di tutta la giornata di ieri (2 dicembre) come pure in queste ore, né nel Centro Commerciale né tantomeno nell’adiacente parcheggio sono state registrate infiltrazioni di acqua proveniente dal vicino Fiume Pescara. Prova ne sia che, nel corso della giornata di ieri, certamente la più difficile dal punto di vista delle avverse condizioni meteorologiche, l’impianto di pompaggio, posto sulla parte esterna dell’argine, nell’area del Parco Fluviale, ha continuato a funzionare perfettamente, evitando il prodursi di situazioni di pericolo per l’incolumità di persone o cose sia nel parcheggio che nella struttura stessa del Megalò. La decisione delle Autorità Competenti di interrompere l’erogazione di servizi commerciali all’interno del Megalò – concordata con questa Direzione e da noi pienamente approvata – è scaturita esclusivamente dalla necessità di voler adottare un atteggiamento prudenziale nel rispetto di quanti operano e frequentano il Centro Commerciale. Questa Direzione, pur non volendo entrare nel merito delle polemiche scaturite in queste ore circa ipotesi di edificazione di altri manufatti nell’area ove, ad oggi, insiste esclusivamente il Centro Commerciale Megalò, ritiene doveroso rassicurare operatori e clienti sulla realtà delle cose stigmatizzando talune dichiarazioni apparse sulla Stampa che descrivevano fatti non rispondenti al vero”.