Inoltre espongono che tale ricorso è stato notificato nell’imminenza della scadenza dei termini, nella speranza vana, che le competenti autorità rivedessero la loro posizione, considerando interesse primario il bene dei pazienti e i loro rapporti interpersonali e familiari. Viceversa, appare evidente che tali pazienti sono trattati come un ‘peso’ da sistemare ad ogni costo in strutture disperse sulle montagne abruzzesi, ovvero utilizzati per il soddisfacimento di meri interessi speculativi. Poi sottolineano
che il ricorso è stato notificato anche all’On.le Gianni Letta, Presidente del Consiglio dei Ministri, nella sua qualità di organo preposto alla nomina del Commissario alla Sanità della Regione, e dunque parte in causa nel procedimento dinanzi al Tar. Preannunciano che nei prossimi giorni illustreranno le questioni rilevanti sottoposte al vaglio del Giudice amministrativo e le future iniziative che adotteranno a tutela dei loro protetti.