Nella serata del 28 settembre scorsa è stato avvistato un enorme bolide infuocato che ha attraversato i cieli italiani da Nord a Sud, il fenomeno è durato parecchi secondi permettendone la chiara visione di molti cittadini che hanno in seguito segnalato l’evento.
La palla di fuoco ha tracciato la sua corsa alle 21.20 nei nostri cieli facendosi ammirare in molte città come Roma, Pescara, Perugia, Bari, Taranto, Lecce, Crotone, Catanzaro, Rimini, Bologna, Firenze. Queste le città da cui è giunto il maggior numero di chiamate.
Scientificamente il bolide viene definito meteoroide o meteora, è un frammento di roccia in realtà grande tanto quanto un sasso, che entra nella nostra atmosfera a velocità molto elevata, che in talune circostanze può arrivare a superare i 260.000 Km/h, fattore che ne determina la colorazione infuocata.
La meteora lascia dietro di sè una scia di luce della durata di qualche secondo assumendo varie colorazioni durante la loro corsa dal bianco al rosso, dal verde all’arancione. Possono anche esplodere in certi casi, generando un effetto fuoco d’artificio (denominati flare).
I bolidi possono perfino produrre dei boati a causa della potente esplosione, una sorta di tuono lontano, ricordiamo il caso di pioggia di meteore che a marzo colpì la Russia, causando la rottura di vetri di molti edifici.
Nel caso dell’avvistamento della scorsa serata, la nostra meteora appartiene alla classe delle meteore sporadiche, ovvero granelli di polvere casuale che orbitano nel sistema solare intorno al Sole, e che in modo imprevedibile possono finire sul cammino del nostro pianeta.
In ogni caso per aiutare gli astrofili a dare una definizione esatta di quanto si è visto bisogna fornire alcune indicazioni di base, come la data precisa e l’ora, la località e la luminosità dell’evento, la traiettoria, la morfologia, il colore, la durata, la persistenza dell’eventuale scia, eventuali flare o boati uditi.