Chieti, le associazioni invitano la cittadinanza al prossimo Consiglio

chietiChieti. “Le notizie apparse sui giornali riguardanti  il Comune di Chieti hanno suscitato clamore e scalpore per l’uso improprio e particolarmente scorretto del potere politico e amministrativo nei confronti di cittadine e cittadini”.

Lo scrivono in una nota le associazioni teatine Alpha Cooperativa Sociale (Centro Antiviolenza Donna); Auser-Unitel; Camminando Insieme; Chietiscalo.it; Centro Interculturale Mondo Famiglia; Comitato Quartiere Santa Maria; Coordinamenti Femminili Cis-Cgil-Uil Chieti; Coordinamento Festa dei Popoli Chieti; Coro Fs Selecchy; Da Grande Voglio Crescere; Fai; Fairy Consort; Il Canovaccio; Italia Nostra; Libridine; Mobilfree; Magnifica Comunità Teatina; Noi del G. B.Vico; Senonoraquando di Chieti.

“Se i fatti saranno confermati – proseguono le associazioni – una deprecabile violenza psicologica, fisica e morale è stata imposta ad un gruppo di donne, tra cui ragazze madri ed immigrate, in evidente stato di bisogno, che chiedevano di veder  soddisfatto un proprio legittimo diritto, quello della casa, garantito dalla Costituzione della Repubblica Italiana. Pur rispettando i tempi e l’opera della magistratura riguardo all’accertamento della veridicità di tali avvenimenti, in qualità di cittadine e di cittadini auspichiamo che anche gli organi comunali , nelle singole specificità, facciano chiarezza su tale vicenda. E’ necessario che nessuno ignori, che nessuno si nasconda dietro pregiudizi di sorta, che nessuno si faccia dall’altra parte e rimanga indifferente di fronte a fatti che ci riguardano in prima persona. Richiamiamo al senso di responsabilità le Istituzioni tutte affinché la politica cresca e sostenga l’azione e l’operato sul territorio degli attori sociali che a Chieti ogni giorno lavorano e combattono le discriminazioni di genere e di tutte le associazioni cittadine che quotidianamente operano per il miglioramento della città e per la difesa della dignità delle cittadine e dei cittadini. Ricordiamo che la Convenzione di Istanbul, Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, ratificata recentemente anche dall’Italia, prevede che ‘qualsiasi forma di comportamento indesiderato, verbale, non verbale o fisico, di natura sessuale, con lo scopo o l’effetto di violare la dignità? di una persona, segnatamente quando tale comportamento crea un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo, sia sottoposto a sanzioni penali o ad altre sanzioni legali’. I firmatari di questo documento invitano la collettività a manifestare la propria indignazione e ad aderire a tutte le iniziative che saranno intraprese per riaffermare rispetto, legalità e dignità come valori irrinunciabili per la persona. Si invita la cittadinanza a partecipare al consiglio comunale straordinario che tratterà questo argomento lunedì 26 agosto ore 9,30”.

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