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Trasferimenti erariali, il sindaco di San Martino scrive a Napolitano

San Martino. La quota più esigua di trasferimenti erariali e attribuzioni di entrata da federalismo fiscale municipale.

È quanto si è visto finire nelle casse comunali il sindaco di San Martino sulla Marrucina, Luciano Giammarino, che, notata l’anomalia, ha subito provveduto a visionare le pubblicazioni sul sito “Finanza locale” del Ministero dell’Interno, dove ha ricevuto l’amara conferma.

“Ho visionato la situazione di Comuni attigui a San Martino – spiega meglio il primo cittadino – e simili al mio per alcune caratteristiche. Ho così notato, ad esempio, che Filetto, simile a San Martino per collocazione, abitanti e territorio, ha ricevuto trasferimenti pari a 325.400 euro a fronte dei 218.173 euro che sono invece toccati al mio Comune”.

Non solo. “Le cose non cambiano – continua Giammarino – se andiamo a vedere cosa succede, invece, nei Comuni di altre province abruzzesi, come il caso, ad esempio, di Turrivalignani, simile per collocazione, ma con un minor numero di abitanti e un territorio più ridotto di San Martino”.

Il Comune in provincia di Pescara ha infatti ricevuto, come acconto pagamento per il 2013, la somma di 49.241 euro contro i 36.203 euro del Comune teatino. “Approfondendo poi le mie verifiche anche in Comuni di altre regioni – continua Giammarino – ho potuto costatare che i trasferimenti ottenuti dagli enti sono stati maggiori di circa 50mila euro. Tutto questo non solo nel 2012, ma anche negli anni passati, partendo dai primi del 2000, cioè da quando è possibile la consultazione sul sito di Finanza Locale”.

Per chiarire questa anomalia il sindaco ha contattato direttamente il Ministero dell’Interno – Finanza Locale e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ma le motivazioni ricevute non giustificano, secondo il primo cittadino, quanto accaduto.

Da qui la decisione di Giammarino di rivolgersi anche al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al quale il sindaco ha rivolto numerosi appelli “perché – precisa – mi aiutasse a chiarire le modalità di calcolo e le normative di riferimento per la definizione delle  quote di trasferimenti assegnati ai Comuni, atteso che la nostra Costituzione non permette che vi siano discriminazioni”. 

Dopo una prima risposta da parte della Direzione Centrale della Finanza Locale – Ufficio Consulenza e Studi Finanza Locale, la corrispondenza ha permesso di accertare che in realtà San Martino sulla Marrucina riceve la stessa somma prevista dalla vecchia normativa, confermando in questo modo che anche nella vecchia attribuzione al Comune è comunque sempre stata destinata la più bassa quota di trasferimenti erariali.

La giustificazione non ha ovviamente accontentato Giammarino, che ha continuato pertanto a chiedere delucidazioni, senza però ricevere più risposta. “Continuerò a inoltrare domande – conclude il sindaco – e non per un mero esercizio contabile o per rivendicazioni personali, ma per difendere i diritti dei cittadini, la loro dignità e l’uguaglianza di fronte alle leggi e alle normative dello Stato. Principi verso i quali il nostro presidente ha sempre mostrato grande sensibilità e per i quali ha rappresentato l’unico vero garante, secondo quanto previsto dal dettato costituzionale”.