L’evento è stato celebrato alla presenza del Prefetto di Chieti, Fulvio Rocco de Marinis, del Questore di Chieti, Filippo Barboso, del Comandante Provinciale dei Carabinieri, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, degli amministratori comunali, dei rappresentanti del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, dei rappresentanti di Confartigianato Chieti, degli alunni delle scuole primarie cittadine e delle danzatrici del “Centro Studi Danza” diretto da Cristina Nudi. Nel corso dell’evento commemorativo gli alunni delle scuole hanno offerto un simbolico omaggio di riconoscenza agli agenti di polizia e ai carabinieri che operano nel settore dei Servizi di Protezione.
“Ringrazio tutti gli intervenuti – ha detto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – il Consiglio Comunale dei Ragazzi e Confartigianato. Noi dobbiamo prendere esempio da persone come Falcone e Borsellino. Quando 20 anni fa ci furono le stragi che coinvolsero Falcone e Borsellino ero studente di Giurisprudenza e non pensavo di fare il magistrato, ero sul divano e guardavo quelle scene raccapriccianti. Falcone e Borsellino hanno lottato per la libertà democratica di tutti noi. Quel giorno ha segnato me ed ha segnato milioni di italiani dandoci la voglia di non rassegnarci all’idea che non ci possa essere qualcosa che difenda i nostri diritti. La mafia non esiste perché esiste, ma c’è perché sta nella mentalità della gente che la tollera. Oggi noi celebriamo in questa piazza l’intitolazione, nella nostra città ci sono piazze più belle e più importanti di questa, ma abbiamo scelto questa piazza perché ogni mattina ci sono molti ragazzi della provincia e della regione che arrivano a Chieti in questa piazza. Solo ripetendo i nomi di queste due persone si potrà tramandare tutto quello che hanno fatto, in questo modo si potrà dare un messaggio forte ai nostri giovani e a tutti noi”.
Francesco Rapino