Lo studio riguarda la scoperta di un nuovo marker dell’emicrania, che potrebbe aiutare a comprendere i meccanismi patogenetici alla base di tale patologia, ancora in gran parte sconosciuti, e indicare altri filoni di ricerca per la sua cura. La ricerca è stata condotta su un gruppo di 20 pazienti affetti da emicrania confrontati con soggetti sani di controllo, mediante la Spettroscopia transcranica infrarossa (Nirs), metodica sicura, ripetibile e non invasiva. Lo studio clinico, dal titolo “A new near-infrared spectroscopy parameter as marker for patients with migraine”, firmato da Stefano Viola, Paolo Viola, Maria Pia Buongarzone, Luisa Fiorelli e Pasqualino Litterio, è stato pubblicato proprio in questi giorni sul numero di maggio della prestigiosa rivista scientifica internazionale “Neurological Science” (http://link.springer.com/article/10.1007%2Fs10072-013-1368-y). L’emicrania è un disturbo comune che interessa fino al 14% della popolazione; colpisce prevalentemente nell’età adulta ed economicamente più produttiva della vita (tra i 20 e i 50 anni), ma non risparmia neppure bambini, adolescenti e anziani. In alcuni casi il disturbo si manifesta occasionalmente, ma spesso è così frequente e severo da compromettere le capacità lavorative e la vita familiare e sociale di chi ne soffre. Rilevanti risultano i risvolti economici tra costi diretti legati alla spesa per visite mediche, indagini diagnostiche, ricoveri, farmaci, terapie non farmacologiche e i costi indiretti che riguardano, invece, la ridotta capacità lavorativa e i giorni di lavoro persi a causa della malattia. In Italia registriamo una spesa pari a circa 15 miliardi di euro l’anno. Data la mancanza di specifici marcatori, la diagnosi di emicrania si basa esclusivamente sulla sintomatologia clinica.
“Grazie anche al dottor Stefano Viola – sottolinea il direttore del reparto, Pasqualino Litterio – la Neurologia di Vasto è ormai una presenza fissa nelle riviste scientifiche e nei simposi nazionali e internazionali dove i nostri interventi sono sempre accolti con grande interesse. È nostra ferma intenzione continuare a lavorare sulla ricerca e sulla sperimentazione clinica. In tal senso ci saranno a breve ulteriori e importanti risultati di grande rilievo nella nostra unità operativa”.