Si tratta di un intervento endoscopico puro, già eseguito su una donna teramana e un uomo residente nell’area frentana che, attraverso una piccola incisione di meno di un centimetro, consente, nel pieno rispetto dei tessuti e dei piani anatomici, l’asportazione della parte di nucleo polposo fuoriuscito dal canale vertebrale con l’impiego di una cannula attraverso cui vengono inseriti gli strumenti chirurgici. Tutte le fasi dell’intervento, poi, vengono seguite grazie alle immagini trasmesse sul monitor da una microcamera introdotta nella sede operatoria.
“Per la prima volta in una struttura pubblica abruzzese viene utilizzata la discectomia lombare per via endoscopica – sottolinea Magliani – una tecnica gradita al paziente perché riduce sensibilmente il disagio causato da un intervento, sia in termini di giornate di ricovero sia di recupero della normalità quotidiana. La metodica è stata sviluppata con il coinvolgimento della Clinica Ortopedica dell’ospedale di Chieti, diretta dal professor Vincenzo Salini, con la quale è stata avviata un’eccellente sinergia che consentirà di eseguire a breve interventi all’avanguardia nel campo della chirurgia spinale”.
I primi casi sono stati trattati a Lanciano, ma la Asl ha in programma di sviluppare nei prossimi mesi al “SS. Annunziata” di Chieti nuove attività nel campo della chirurgia vertebro-midollare, oltre a un approccio multidisciplinare al paziente politraumatizzato.