Queste le sue parole: “Sento il peso dell’incarico di Pontefice, ho preso questa decisione per il bene della Chiesa”. Tra le motivazioni anche “l’età avanzata”
Benedetto XVI lascerà il pontificato il 28 febbraio. Lo ha annunciato lui stesso personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. La “ingravescentem aetatem”, cioè l’età avanzata, è tra i motivi addotti dal Papa per le sue dimissioni. Il Pontefice ha spiegato di sentire il peso dell’incarico, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa.
Nel frattempo viene convocato il conclave per designare il suo successore.
In piazza San Pietro regna lo sconcerto e ci si domanda se sia tutto vero, tanti i romani radunati insieme ai turisti in piazza dopo aver appreso la notizia delle dimissioni annunciate di Benedetto XVI.
“Gesto storico e profetico”
“Al primo messaggio ricevuto sul cellulare ho pensato ad uno scherzo. Ben presto la notizia si è rivelata vera e ben documentata.Oltre lo stupore iniziale, ho ripercorso tutto l’incontro del 17 gennaio u.s., quando sono stato ricevuto in udienza insieme al gruppo dei Vescovi in visita ad limina. Ho scritto il mio commento “ a caldo”, oggi lo riprendo per un particolare che mi ha colpito: l’evidente difficoltà nel camminare, ma anche una lucidità nel dialogo e nell’attenzione a quanto ciascuno di noi diceva. Gli occhi di Benedetto XVI esprimevano tutta la sua concentrazione: non esitava a porre domande o insistere su qualche particolare emerso, come l’attenzione alla famiglia e alle vocazioni sacerdotali, l’importanza dell’adorazione eucaristica, perché Dio è vicino ed educa nel silenzio.Con queste immagini nella mente e nel cuore, superato un certo senso di smarrimento, dopo aver ascoltato al TG1 il testo letto dal Papa, mi sono convinto del valore del “gesto storico e profetico”. Un chiara testimonianza di umiltà e verità, di coraggio e amore per la Chiesa, cioè per l’umanità intera.Colui che non ha voluto tirarsi indietro nel momento più critico per la vita della Chiesa, ha manifestato il suo amore alla Chiesa, attenendosi al dettato della sua coscienza a lungo interrogata al cospetto del Signore, Via, Verità, Vita.Una decisione che, se creerà confusione tra i tanti che vorranno cercare o scandagliare ragioni recondite, porterà la Chiesa in un nuovo orizzonte di speranza e di fiducia nel Pastore Supremo che ha fondato e guida sempre la sua Chiesa: Cristo Gesù. Come credenti ritroviamoci nella preghiera per Benedetto XVI: un atto di fede e di gratitudine per tutto ciò che ci ha donato in questi anni. E preghiamo lo Spirito Santo perché questi giorni ci vedano più protesi a confermare la nostra fede nel Signore della Storia, che a seguire le prevedibili inchieste sul prossimo Papa”.
La Chiesa intera ha appreso con profonda emozione e un’iniziale incredulità la notizia che, oggi, festa della Beata Vergine Maria di Lourdes, lo stesso Santo Padre Papa Benedetto XVI ha voluto dare durante il Concistoro. Le parole del Papa non hanno bisogno di nessun commento. Ammiriamo ancora una volta la lucidità, il coraggio, l’umiltà e l’atteggiamento estremamente evangelico del Successore di Pietro che si lascia guidare solo dalla voce dello Spirito e dalla ricerca autentica del supremo bene della Chiesa. Preghiamo per il Santo Padre Benedetto XVI perché soprattutto in questo momento il Signore gli faccia sperimentare tutta la sua vicinanza e il suo amore. E come ci esorta lo stesso Santo Padre «affidiamo la Santa Chiesa alla cura del Suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua Santa Madre Maria, perché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice».
Oggi, 11 Febbraio 2013, durante il Concistoro convocato per le canonizzazioni di due Beate e dei Martiri di Otranto, Papa Benedetto XVI ha comunicato una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Ecco le Sue parole, veramente toccanti: “Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20.00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice”. Il Papa ha concluso ringraziando i Cardinali “per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero”, e ha aggiunto parole di profonda umiltà e di grande fede: “Chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”. Davanti a questa trasparentissima prova di amore a Cristo e alla Chiesa, non possiamo che esprimere al Papa Benedetto tutto il nostro amore, la devozione più profonda, l’ammirazione sincera e la gratitudine per il servizio reso con tanta generosità e ricchezza di luce per il popolo di Dio e il mondo intero in questi otto anni. Sappiamo che il divino Pastore guiderà la Sua Chiesa e le darà gli aiuti necessari. Papa Benedetto XVI pregherà per tutti noi e noi tutti lo porteremo fedelmente nella preghiera e nel cuore, invocando sin da ora lo Spirito Santo su chi sarà chiamato ad eleggere il nuovo Pontefice e su chi dovrà assumere il peso delle chiavi di Pietro.