L’uomo è accusato di aver abusato sessualmente e ripetutamente di una minore.
L’indagine è partita a seguito di una segnalazione del consultorio familiare di Chieti, al quale si erano rivolti i genitori della minore, che aveva raccontato delle insane attenzioni che l’insegnante le aveva rivolto durante alcune lezioni private, anche con contatti fisici ed esibizione di parti intime.
L’arrestato, amico di famiglia, si era offerto di impartire lezioni private dopo esser venuto a conoscenza delle difficoltà incontrate dalla ragazzina durante l’anno scolastico. Tale disponibilità era stata accettata di buon grado dai genitori, come una manifestazione di amicizia. Le lezioni, che inizialmente si erano svolte a casa della studentessa, successivamente si erano trasferite nell’abitazione dell’insegnante. Luogo dove sarebbero avvenuti in più occasioni gli abusi.
Le attenzioni, originariamente interpretate quali semplici manifestazioni d’affetto, sono diventate sempre più invasive e pesanti. La minore aveva cercato di respingerlo ma, preso atto delle sue insistenze, ha deciso si confidarsi con i genitori, i quali si sono immediatamente rivolti alla questura interrompendo qualsiasi contatto con l’insegnante. Quest’ultimo si trova ora agli arresti domiciliari nella sua abitazione.