Fondi che non sarebbero “mai arrivati alle popolazioni colpite dal sisma” e che farebbero riferimento a interventi “estranei alle aree pertinenti”, come, ad esempio, “una pista ciclabile in un paese delle Marche non colpito dalle scosse”. La Protezione civile smentisce la ricostruzione giornalistica: “nessun euro donato dagli italiani è ‘sparito’. I fondi raccolti, come stabilito, sono destinati a interventi in favore dei territori colpiti dal sisma. Le donazioni sono nella contabilità speciale del Commissario straordinario alla ricostruzione dopo l’approvazione dei progetti proposti dalle Regioni d’intesa con i territori colpiti”.
“I progetti finanziati con i fondi degli sms solidali qui stanno partendo. Per quanto mi riguarda non ho riscontrato alcuna anomalia”: a dirlo è il sindaco di Norcia Nicola Alemanno. Rispondendo all’ANSA dopo le polemiche per la mancata assegnazione dei fondi ad Amatrice.
“All’Umbria – ha ha spiegato Alemanno – sono spettati 4 milioni e mezzo di euro derivanti dagli sms di solidarietà. Dopo la ripartizione ci siamo riuniti con la presidente della Regione Catiuscia Marini e gli altri sindaci del cratere decidendo insieme di utilizzare un milione per la dotazione didattica delle scuole, 500 mila euro per i beni culturali e tre milioni per realizzare nelle frazioni centri sociali in grado di fungere da strutture di emergenza in caso di necessità. Le procedure sono andate avanti regolarmente e i progetti stanno partendo”.
Il sindaco di Norcia ha ribadito di non avere riscontrato problemi. “Lavoriamo tutti insieme – ha concluso Alemanno – individuando le priorità per il territorio”.