Francavilla al Mare. La nuova legge in itinere sui parchi quale risorsa per i comuni dei parchi. Di questo si parlerà mercoledì, alle ore 18, nel palazzo Sirena di Francavilla al Mare, dove si terrà un convegno organizzato dal Movimento Ecologista.
Gli argomenti trattati saranno i punti di forza e gli obiettivi su cui si fonda il Movimento Ecologista, quali la nuova costituzione di Enti di gestione delle aree verdi cittadine, l’istituzione di Guardie Ambientali per la salvaguardia e la tutela del territorio, il miglioramento della vivibilità e sostenibilità e dell’impegno del Movimento Ecologista in ordine alla definizione delle costituzioni dei Parchi, progetti europei verdi in materia ambientale quali forestazione, risparmio e incentivazione dell’energia alternativa, con la collaborazione di professori universitari e tecnici specializzati. I naturalisti si occuperanno anche di tutte le novità riguardanti i Parchi, delle loro realtà archeologiche, le tradizioni enogastronomiche, artigianali e culturali.
Il Movimento Ecologista sta anche facendo accordi con rappresentanti politici locali per stipulare convenzioni per attività future con associazioni locali. Lo scontro in atto nel mondo ambientalista per le modifiche alla legge 394/91 in discussione al Senato sono e restano in quell’ambito.
“La crisi dei parchi italiani” spiega Gabriele Nappi “risiede tutta nel fatto che in Italia ha rappresentato una vittoria del mondo ambientalista senza diventare una conquista sociale e di civiltà. Troppo spesso i parchi vengono considerati come ostacoli ai cittadini che risiedono nei territori dei parchi senza, però, capirne l’evoluzione, la crescita culturale e ambientale delle dinamiche nazionali ed europee. I parchi oggi devono assumere nuovi ruoli e funzioni mediante un dibattito aperto, concreto ed allargato non solo nel mondo ambientalista ma anche allargato alla società civile. I parchi devono oggi diventare modelli per sperimentare nuovi modelli di economia diffuse e generative, di ricerca e sperimentazione sui sistemi e strumenti della governante territoriale. Siamo d’accordo con Legambiente quando parla di necessità di trovare un punto di accordo sulle modifiche affinchè, le modifiche necessarie, alla legge vengano apportate nel minor tempo possibile. Quante più parti sociali condivideranno oneri ed onori tanto più sarà possibile raggiungere un profilo alto e condiviso. Si tratta di modifiche sulla linea delle migliori esperienze fatte fino ad oggi, evidenziando che l’alta qualità del contesto ambientale è un valore aggiunto per ogni attività che si svolge nelle aree protette. Bisogna lavorare per la buona gestione del territorio, migliorando la 394/91, alla luce delle migliori conoscenze acquisite in questi anni di vita della legge, forti della concertazione tra le parti interessate, per arrivare a scelte condivise e dare un nuovo slancio ad una efficace tutela del grande patrimonio naturale di cui l’Italia e gli italiani hanno l’onore e l’onere di essere fruitori e custodi”.